Sblocca Italia, il Pd regionale si sblocchi

16 ottobre 2014 | 12:52
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Sblocca Italia, il Pd regionale si sblocchi

«E’ arrivato il momento in cui il Partito democratico regionale prenda ufficialmente posizione sullo scempio che sta delineando lo Sblocca Italia, anche lungo la costa abruzzese. Ombrina Mare 2 ed Elsa Mare 2 non sono parchi di divertimento ma due progetti che rischiano di mettere a repentaglio in un solo colpo l’ambiente marino di una delle coste più belle d’Italia (quella dei Trabocchi) e, di conseguenza, il turismo balneare regionale. Semmai si faccia promotore affinché si spostino e si accrescano fondi per la tutela del territorio e per la sua messa in sicurezza. E’ quella l’opera pubblica più importante». Queste le dure parole di Paolo Della Ventura (assemblea nazionale Pd, segreteria comunale e provinciale Pd L’Aquila) a seguito degli ultimi fatto accaduti in Abruzzo. Sua la nuova polemica in seno al PD.

«In più, il decreto legge 133/2014, tra le altre misure, ne reca di urgenti in materia di energia. Ci sono tutti i presupposti per cui sarà possibile sollevare conflitto di attribuzione davanti la Corte costituzionale, oltre che di merito, in relazione a quanto lo Sblocca Italia prevede, ed in riferimento all’articolo 117 della Costituzione».

«Il partito – continua Della Ventura – dovrà essere pronto a sostenere questa linea. Smarcandosi nettamente dalla posizione di quello nazionale, se invece vorrà andare avanti. Il partito regionale, il partito dei territori deve essere autonomo nelle proprie scelte, e questa è la più imminente, la più immediata, il terreno dove prima degli altri dovrà misurare la propria energia, per rimanere in tema. Specialmente se quello nazionale, ancora una volta sembra non voler ragionare su una questione delicata ed importantissima per il futuro.

Le amministrazioni locali sono contrarie, gli abruzzesi sono contrari ai rischi che porrebbero le trivelle. Il partito regionale, pertanto, sia rappresentativo di queste voci. Di recente anche il presidente D’Alfonso, tra l’altro, si sta dicendo contrario, come ha sottolineato anche qualche giorno fa a Bruxelles.

E, vista anche l’azione meritoria sul tema dell’assessore regionale all’Ambiente, mi sembra questo chiuda decisamente la strada all’ipotesi circolate sulla stampa di un rimpasto, con l’avvicendamento tra Mazzocca e Gerosolimo in Giunta».

«Se invece – conclude – non fosse una ipotesi, è evidente che ci sarebbe un problema politico, chiaro ed evidente: uno spostamento di linea verso il centro. Il partito democratico, invece non può che stare su posizioni progressiste ed è del tutto evidente che debba essere (e guardare a) sinistra. Con chiarezza e nella massima trasparenza di intenti. Rappresentando i propri iscritti ed i propri elettori».