GustArte: la fiamma del cuoco, il fuoco dell’arte

17 ottobre 2014 | 11:55
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GustArte: la fiamma del cuoco, il fuoco dell’arte

di Gioia Chiostri

Il piatto della rinascenza va servito col boccale della voglia di rimettersi in gioco. Confartigianato Avezzano, assieme alla collaborazione dell’associazione consorella ‘Fiere ed Eventi’, col patrocinio del Comune della città, forte dell’egida inossidabile di Confartigianato Abruzzo, ha inteso intraprendere la strada della novità, condita col gusto più eclettico del know-how. Pescata fuori dal cilindro delle sorprese a lungo celate, la manifestazione ‘GustArte’, una tre giorni dedicata alla riscoperta della tradizione culinaria e artigiana del territorio marsicano, il 15 ottobre, in conferenza stampa presso l’aula consiliare del Comune di Avezzano, ha avuto il battesimo ufficiale. Artigianato artistico, artisti itineranti, Nutella party gratuito per la popolazione più giovane e il gusto in ogni sua sfaccettatura locale e regionale, saranno i pilastri della casa di un nuovo modo di saper vendere il territorio. Il gusto è un menestrello antico, incantatore di teste elucubranti. L’arte è una mamma sapiente, nutrice di cuori colmi di fantasie che guardano avanti: il 17, 18 e 19 ottobre, nel luogo simbolo degli incroci e degli scambi, quale la piazza principale della città, avrà luogo il teatro del gusto e dell’arte locali.

{{*ExtraImg_220188_ArtImgRight_300x402_}}Lungo il percorso della risalita della china economica, «ma Avezzano non smette di provarci». Gabriele De Angelis, assessore alle attività produttive del Comune Avezzanese, entusiasta dell’edizione zero della nuova manifestazione del gusto, ha abbracciato l’idea fin da subito, sottolineando come il Comune abbia sposato la nuova idea produttiva senza remore. «Presentiamo – ha detto – con grande entusiasmo il nuovo progetto delle associazioni di categoria, ossia una tre giorni immersa nel gusto più radicato del territorio marsicano. Essa si basa su un’intesa, quella con Confartigianato, che, anno dopo anno, si risostanzia sempre di nuove promesse e proposte. Dalla sua spinta e attività, in collaborazione con le consorelle Confcommercio e Confesercenti, non scordiamo che nacque, tempo addietro, quella magnifica manifestazione fieristica di ‘Magia del Fare’ che è, tutt’ora, una punta di diamante delle vetrine del progresso produttivo di Avezzano. Sono angoli spigolosi, le fiere e gli eventi basati su ciò che ha da offrire un territorio, ma strutturanti la città stessa. Una volta venuti alla luce, infatti, possono solo migliorare la fisionomia di un territorio che guarda in avanti. Il 17, 18 e 19 ottobre, a Piazza Risorgimento, produttori, artigiani, antiquari e addetti al settore produttivo sui generis, si sono dati appuntamento per rendere omaggio alla propria terra: ‘GustArte’, alla sua edizione zero, sarà una tre giorni traghettata dalla sempre viva voglia di fare. Confartigianato, lo si è visto in molte occasioni, non ha mai attuato passi indietro, ma ha sempre continuato a lottare per rendere il proprio angolo di città più verde e florido di prima. L’associazionismo di categoria è, a mio avviso, fondamentale in questo momento storico, perché tiene uniti gli interessi di tanti e rafforza il concetto di appartenenza nei confronti di una categoria, di un settore e di una città. Fa da stimolo al rinnovamento. Massima attenzione quindi a questa iniziativa». La motivazione di fondo è: azzannare la meta posta ad un palmo più in là dal burrone scavato dalla crisi economica e resistere. Il vice sindaco del Comune di Avezzano, Ferdinando Boccia, presente alla conferenza stampa, ha, dal canto suo, riaffermato ancora una volta come i commercianti locali debbano solo aprirsi ad aventi del genere ed approfittarne il più possibile. «Oggi si soffre dal punto di vista economico, ma negozi e attività dovrebbero solo prendere spunto e nuova energia da manifestazioni del genere. Avezzano, in questi casi, dovrebbe davvero avere le sembianze di una città ‘sempre sveglia’, con negozi aperti fino a tarda sera. Spero che GustArte risvegli la mente imprenditoriale. Noi dell’amministrazione possiamo e vogliamo solo agevolare il commercio».

Il presidente di Confartigianato Avezzano, Lorenzo Angelone, incornicia la tre giorni culinaria ed artigiana con parole di rivincita e scommessa. I giovani, l’esperienza, la tradizione e la malleabilità di un’idea: «questi sono ingredienti imprescindibili se si ha a che fare con la crescita sociale e produttiva». 30 stand a dipingere il volto marmoreo di Piazza Risorgimento, «una grande vetrina, le quali ‘chiavi’ sono state consegnate a noi dall’amministrazione comunale per poter promuovere nel migliore dei modi questo grandioso evento. Un’edizione zero che, senza dubbio, non lascerà indifferenti i marsicani. Produttori, chef, artigianato artistico, allegria e sano piacere percorreranno come un brivido le vie cittadine. Avezzano è una città storica in quanto a manifestazioni di questo tipo, ma ‘GustArte’ si ripropone di svelare la parte più nascosta del sottobosco delle eccellenze nostrane. Oggi, nel mondo della velocità dei contatti e delle idee, la riflessione e la costanza insita in un lavoro manuale e creativo si sono perdute. I giovani, attraverso la lente di ‘GustArte’, avranno modo di conoscere a fondo la bellezza di un lavoro certosino, realizzato con la spinta della volontà e della tenacia, oltre che dell’esperienza. L’artigianato è un volano: i giovani devono comprendere che possono tentare la strada del successo e della realizzazione anche attraverso i cosiddetti mestieri di una volta. Per crescere, bisogna ripartire dalle basi e le basi, molto spesso, sono modellate dalle proprie mani».

{{*ExtraImg_220189_ArtImgRight_300x192_}}«Confartigianato – continua Angelone – ha sempre l’orecchio teso alle problematiche sgorganti dalla piaga economica che, oggi come oggi, abbatte sempre più imprese e sempre più produttori locali, un tempo la spina dorsale della città. Questa manifestazione è nata quasi per gioco, sorta all’improvviso, ma per una necessità di fondo importante, ossia quella di riunire la gente d’Avezzano in un unico luogo, il centro della città, Piazza Risorgimento, affinché si assaggi ancora una volta quanta ricchezza può offrire la Marsica intera. Venerdì 17 è il giorno X: ci aspettiamo una grande rispondenza di pubblico. Ma non solo – aggiunge ancora Angelone – un obiettivo fondamentale è anche quello di riaffermare sempre con più costanza la solidarietà fra le varie associazioni di Categoria attive sul territorio avezzanese. Questi eventi cementano il senso di appartenenza ad un settore, quale quello produttivo, che si cerca di non lasciare orfano attraverso la mobilitazione delle associazioni stesse, custodi e tutelatrici degli interessi di molti. ‘GustArte’ sarà una manifestazione innovativa dal punto di vista dell’artigianato artistico, un vero e proprio spettacolo per gli occhi e la mente; ma, al contempo, verrà ricordata anche come una manifestazione della memoria, perché andrà a rievocare le tante perle culinarie e del know-how che Avezzano ha e non deve dimenticare mai di possedere».

{{*ExtraImg_220190_ArtImgRight_300x192_}}‘GustArte’ nasce da un binomio antico, in realtà, ma aromatizzato dalla freschezza di un’evoluzione di fondo. Flaviano Cosimati, energico segretario di Confartigianato, non lesina parole d’entusiasmo: «La Confartiginato si pone sempre più come anello di congiunzione fra imprese e cittadino. Molto spesso funge anche da cuscinetto per quanto attiene il discorso dei finanziamenti e non solo. Oggi si presenta una manifestazione che ha tutti i crismi di un evento basato perentoriamente sulla qualità. Stand non solo dall’Abruzzo, ma da varie Regioni d’Italia, s’incroceranno nel crocevia per eccellenza, ossia la Piazza di una città. Artigiani che incideranno l’acciaio, il legno, il gesso, artisti di strada itineranti, che ‘viaggeranno’ fra i vari punti del grande mercato avezzanese, saranno i cavalli di battaglia di ‘GustArte’. Confartigianato però – continua Cosimati – non si ferma qui. Abbiamo in mente di organizzare quanti più eventi possibili per far sì che il settore produttivo non si congeli mai. Dalla Regione abbiamo avuto già l’approvazione di fondo per il nostro lavoro presente e futuro. Avezzano è sicuramente una delle città più ricettive a livello di fiere e manifestazioni di questo tipo. Inoltre, grazie all’appoggio di ‘Eventi e Fiere’, società molto vicina a Confartgianato, riusciremo a dare nuova anima all’anima antica del mercato di una volta».

{{*ExtraImg_220191_ArtImgRight_300x192_}}A Domenico Panarosa, direttore, per l’appunto, di ‘Eventi e Fiere’, il ruolo chiave di chiudere nel migliore dei modi la presentazione di ‘GustArte’. «Dalle ore 9 del mattino sino alle 20 di sera, per tre giorni consecutivi, Piazza Risorgimento diverrà la patria di un antico spirito errante, quello dei mercati di una volta, ricchissimi di squisite materie prime e abili giocolieri delle attività produttive. Ci aspettiamo molto calore dalla città. Il nostro sogno sarebbe quello di proporre eventi del genere almeno una volta al mese, affinché davvero il territorio possa definirsi quasi autosufficiente a livello di circuito del dare per avere. L’antiquariato è una nicchia molto presente ad Avezzano e, nella tre giorni del gusto e dell’arte, cercheremo di proporla agli appassionati. In realtà, si è concluso da poco il ‘Mercante in Fiera’ di Padova, appuntamento irrinunciabile per gli addetti al settore, quindi non vi saranno molti stand delle Antichità in città, ma non mancheranno le colonne portanti. Io credo che non bisogna mai porre un freno alle idee, anche se si presentano come ridondanti o eccessive. Le idee hanno sempre mosso le acque del mondo e organizzare una tre giorni del gusto e dell’artigianato in poco tempo, senza alcun intoppo, col solo fine di abbellire ancora una volta la città e i sabato sera dei suoi abitanti, credo sia un qualcosa da apprezzare e da gustare fino in fondo».

Il bersaglio ballerino della bontà del ben fare sfugge, oggidì. La voglia di rimettersi in gioco attraverso antiche arti ‘arenate’, nel caos del mondo moderno, potrebbe centrare l’obiettivo dello svecchiamento del momento di stasi e di crisi. La sventura generazionale potrà bere nuovo nettare grazie alla caparbietà di riproporre un’impresa: quella di strappare dalla propria terra la materia prima, confezionarla ad arte, proporla al pubblico e venderla come l’acino più gustoso del grappolo d’uva della qualità più saggia e genuina.

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