Un ulivo nel giardino per ricordare Neyda

18 ottobre 2014 | 18:49
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Un ulivo nel giardino per ricordare Neyda

Una pianta di ulivo nel giardino della scuola d’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Villanova di Cepagatti, in provincia di Pescara, per ricordare la piccola Neyda, la bimba uccisa dal padre il 27 aprile scorso, a Pescara, nel rogo dell’auto da lui incendiata ed in cui ha anch’egli ha trovato la morte.

Lo ha fatto la mamma della bimba, Ena Pietrangelo, durante una commuovente cerimonia.

Nel rogo, lei riportò ustioni gravissime. Dopo tre mesi di ricovero in ospedale, a Roma, Ena è tornata a Cepagatti dove è stata circondata subito dall’affetto della comunità locale e dalle insegnanti della scuola frequentata dalla figlia.

«Abbiamo voluto piantare un ulivo, che sarà un segno perenne della presenza di Neyda tra di noi», hanno spiegato la dirigente Annamaria Piccinni e la coordinatrice, Daniela Di Massimo.

«Lei è sempre con noi, questa è la scuola di Neyda». Vestita completamente di bianco, Ena Pietrangelo, che porta ancora sul viso i segni della tragedia, ha trattenuto a stento le lacrime.

Con l’aiuto dei bambini della materna e dei compagni di classe di Neyda, ha piantato il piccolo albero di ulivo assistendo poi al lancio dei palloncini bianchi e all’esposizione nella scuola di un collage di foto della figlia, realizzato dalle insegnanti.

«Era un bambina molto vivace, sempre in movimento – ha raccontato commossa una delle maestre, Monia Pietrangelo, che insieme all’altra insegnante Anna Laura Contessa, ha organizzato la cerimonia e visto che stiamo lavorando ad un progetto sull’ambiente, abbiamo così pensato che un ulivo avrebbe potuto ricordarci per sempre Neyda. Lo abbiamo proposto alla mamma e alla zia che hanno accolto subito la nostra iniziativa».

Presenta anche il sindaco di Cepagatti, Sirena Rapattoni: «Sei una donna forte – ha detto rivolgendosi alla madre di Neyda – e devi continuare ad esserlo per le altre tue figlie.»