
di Claudia Giannone
Il centro inizia a ripopolarsi, ma non sempre i servizi offerti ai cittadini appaiono sufficienti. Anzi, a volte sono del tutto assenti.
È il caso della zona di Santa Maria di Farfa: in seguito all’abbattimento del palazzo in via Panfilo Tedeschi, sono stati rimossi dei lampioni fondamentali per il quartiere, tornato ad essere abitato da cittadini originari del luogo o da studenti. Una situazione che, con il passare del tempo, diventerà ancora più difficile da affrontare: nella giornata di domenica, in particolare, l’orario cambierà e con esso la notte arriverà decisamente prima, andando verso la stagione invernale.
Oltretutto, la zona è molto frequentata dai ragazzi che hanno iniziato ormai da tempo a rivivere il centro storico: in molti scelgono di parcheggiare proprio nelle immediate vicinanze dei palazzi presenti nel quartiere, fermandosi poi nei bar presenti nei dintorni o andando a fare una passeggiata sotto i portici di San Bernardino ora ritrovati. Ma è da considerare non solo la pericolosità della guida in simili condizioni, bensì la difficoltà nel tornare, magari non accompagnati, in un luogo totalmente buio, sia per i giovani, sia per gli abitanti stessi.
Continuano senza sosta le lamentele riguardanti il problema creatosi nel corso di questi giorni e i cittadini si chiedono «per quale motivo bisogna pagare delle tasse per dei servizi che non vengono affatto garantiti».