Liris (Fi): «Nello Sblocca Italia, misure contro gli aquilani»

«Sono convintamente a fianco del Consiglio Civico Aquilano: l’emendamento 8 quinquies è una nefandezza contro L’Aquila e gli Aquilani», questa la dura presa di posizione del Vicepresidente Regionale di Forza Italia e Capogruppo al Consiglio Comunale dell’Aquila Guido Quintino Liris.
«Con un emendamento fatto su misura per sanare le negligenze dell’Amministrazione Comunale si determinano per legge misure improponibili e in contrasto con le normative vigenti: 1) gli abitanti dei Progetti CASE e MAP non dovranno pagare le utenze secondo i consumi reali, bensì al metro quadrato. 2) le risorse destinate alla Ricostruzione di L’Aquila e Cratere potranno essere utilizzate per la manutenzione straordinaria di CASE e MAP – continua Liris – Tutto ciò ha dell’incredibile e ha il solo obiettivo di sanare il danno erariale maturato da questa amministrazione, danno già rilevato e contestato dalla Corte dei Conti».
«Chiederò ai Senatori del mio partito di opporsi all’approvazione in Senato dell’emendamento 8-quinquies: è più che sospetto il fatto che questo emendamento sia così importante per il PD che, già previsto nella bozza della ormai defunta Legge di Ricostruzione (art. 27), è stato tempestivamente riproposta nel Decreto sblocca-Italia.” ed ancora “Il Difensore Civico Regionale si è già espresso a favore dei ricorrenti, sostenendo legittimo il diritto di pagare le utenze secondo quanto realmente consumato: come si concilia la posizione del Difensore Civico con l’emendamento in questione? E’ accettabile che i costi per la manutenzione straordinaria di progetti CASE e Map, aspetto dimenticato per cinque anni da parte dell’amministrazione comunale, siano sostenuti attingendo ai fondi (già risibili per quantità) destinati alla ricostruzioni delle case inagibili degli aquilani?».
Conclude Liris: «Queste sono le domande che faremo con forza e determinazione al Sindaco e alla sua Giunta: non accetteremo risposte aleatorie e non circostanziate. I cittadini aquilani hanno il diritto di sapere!».