Intervista a Marco Fini, presidente di a.testoni, storico marchio di calzature, dal 1929

24 ottobre 2014 | 17:17
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Intervista a Marco Fini, presidente di a.testoni, storico marchio di calzature, dal 1929

di Marzia Ponzi

L’azienda a.testoni ha deciso di omaggiare il cinema rivisitando e mettendo in mostra tre calzature iconiche degli anni ’20.

In occasione del Festival del Cinema di Roma, a.testoni, lo storico marchio bolognese di calzature maschili e femminili, ha presentato nella boutique monomarca di via Condotti, una speciale ed esclusiva riedizione dei suoi modelli d’archivio, ispirati al film del 1916 “Pinkus, l’Emporio della Scarpa” di Ernst Lubitsch. Un’occasione unica per rivivere in un’autentica atmosfera retrò il fascino e lo stile degli anni ’20, anni in cui il marchio iniziava a produrre con professionalità e creatività le calzature che di lì a poco sarebbero diventate un must per uomini e donne di un secolo intero. E’ questa in fondo la vera forza del marchio a.testoni, come ci ha detto proprio Marco Fini: “avere un passato e quindi una storia, ci ha permesso di sviluppare nel tempo tanti modelli, di testarli e selezionare quelli più fruibiuli, più amati e più adatti alla nostra clientela. Questo fa di noi un’azienda solida e competitiva ma tradizionale e sobria.”

La selezione di calzature esposte insieme a pezzi di collezione sono il remake di alcuni modelli, esposti nel Museo privato dell’azienda Bolognese e sono stati rivisitati in esclusiva per creare un ponte ideale. E’ così che tre icone del passato tornano ad omaggiare il presente: la derby in suade e vitello color castagno chiusa da un nastro di raso ton sur ton e due modelli di décolleté, in capretto con motivi di forature e un fiocco in nappa e in suade con un decor flueri e nastro in raso. Uno stile che esprime armonia ed eleganza da cento anni, mantendo qualità e professionalità nell’autentica lavorazione hand made.

Guarda il video dell’intervista: