Illegittime le multe per tagliando scaduto

25 ottobre 2014 | 14:55
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Illegittime le multe per tagliando scaduto

di Lucia Ottavi

Sarà discussa nel Consiglio Comunale di Avezzano del 27 ottobre l’interpellanza presentata dal Consigliere Mariano Santomaggio (F.I.) e rivolta al Sindaco Giovanni Di Pangrazio avente ad oggetto i parcheggi a pagamento e l’illegittimità delle multe per tagliando scaduto.

«Com’è noto – afferma Santomaggio – il tagliando legittima l’automobilista a parcheggiare sulla pubblica via nell’area destinata appunto al parcheggio a pagamento e conferisce tale facoltà di parcheggio per il tempo corrispondente alla fase oraria acquistata e indicata dal tagliando esposto nella vettura. E’ altrettanto noto che allo scadere del tempo previsto nel tagliando, entro brevi frazioni temporali, i vigili o i parcometristi, elevano all’automobilista ritardatario una multa per mancata esposizione del tagliando di parcheggio che oggi ammonta ad euro 41,00 (ridotta a 28,70 se il pagamento avviene entro 10 giorni)».

«In linea di principio – aggiunge il Consigliere – e nella più aderente interpretazione della legge, ricevere una multa per pochi minuti di ritardo non è cosa giusta, non è un atto legittimo né rispettoso dei dettami legislativi. Il pensiero espresso più volte dai Ministeri competenti è estremamente chiaro: per chi sosta nelle strisce blu oltre il termine per cui ha pagato non viene elevata contravvenzione per divieto di sosta perché ciò non è previsto dal Codice della strada, la regolamentazione della sosta è materia di competenza comunale. Per irrogare penali o sanzioni pecuniarie nei confronti di chi sosta oltre il termine per il quale ha pagato il Comune deve emanare una specifica delibera, in assenza di quest’ultima e, quindi, finché non verrà approntata, non è possibile elevare multe per il caso in questione».

«Qualche giorno fa – conclude Santomaggio – il Giudice di Pace di Lecce, in linea con i suoi colleghi, ha stabilito che l’ipotesi dell’omesso rinnovo del parcheggio può al più essere equiparato ad un rapporto di natura privatistica e quindi un inadempimento contrattuale, sicché può e deve essere richiesto il pagamento per il periodo di tempo residuale non pagato, che è cosa diversa dalla sanzione per omesso pagamento della sosta. Nella consapevolezza della fatto che l’atto deliberativo è di competenza del Consiglio è mia intenzione chiedere al Sindaco se intende, di concerto con il Presidente del Consiglio, adoperarsi per rimuovere tale aberrante stortura».

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