Tagliacozzo, quel Punto Antincendio nato dall’Inciviltà

26 ottobre 2014 | 14:49
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Tagliacozzo, quel Punto Antincendio nato dall’Inciviltà

di Gioia Chiostri

[i]Dal letame nascono i fior[/i]. Un vecchio ritornello, troppo astratto per divenire concreto. E invece no. Nel Comune marsicano di Tagliacozzo, il Nucleo Operativo Volontari della Protezione Civile lì attivo lo ha letteralmente rispolverato. Da materiale scartato e abbandonato sul ciglio delle vie cittadine – perché non più utile secondo l’uomo medio – la squadra delle emergenze ha realizzato un nuovissimo e rosso fuoco Punto Anticendio, completamente ecologico e a costo zero. Venuto fuori dal ‘letame’ di oggi – rifiuti, scarti, immondizia in generale – l’oggetto, scaturito ex novo, è stato sistemato nel Piazzale antistante la sede del Nucleo di Protezione Civile tagliacozzano stesso. Il gioiello del riciclo, questa volta, è sotto gli occhi di tutti.

Realizzato tre giorni fa e modellato da alcuni membri dell’Associazione marsicana, il Punto Antincendio è a norma e corrisponde e risponde a tutti i dettami di legge. Gli esecutori del progetto sono stati i giovani ragazzi volontari membri della squadra che lotta contro le emergenze, i quali hanno, al contempo, ripulito parte della città, da molti descritta come «fin troppo abbandonata all’incuria e alla sporcizia», e donato nuova vita a vecchi oggetti non più utili, almeno apparentemente.

{{*ExtraImg_221306_ArtImgCenter_500x375_}}Il volontario Christian, oramai un amico de IlCapoluogo.it, racconta la genesi del progetto di riciclo e rinascita. «Mancava in sede una presa d’acqua veloce e tempestiva come questa, in realtà. Il classico tubo da giardino non ci pareva più tanto adatto ad una realtà di emergenza come la nostra – sorride Christian – ci tengo a dire che la spesa è stata pari a zero e il materiale è stato tutto completamente riciclato. Non abbiamo acquistato nemmeno la vernice: abbiamo trovato nell’Officina dei barattoli vecchi contenenti un po’ di liquido, comperati forse in passato per qualche altra evenienza. La vernice era un po’ allungata, a dire il vero, ma, per un Punto Antincendio, è bastata e avanzata».

«Abbiamo trovato – racconta Christian – un vecchio martello, ad esempio, il manico del quale è servito per la realizzazione della manovella del Punto Antincendio. Una parte di una specie di porta-tubo di ferro, invece, forse relativo ai tubi della benzina, è servito come ‘custodia’ per il nostro. Inoltre, il tubo vero e proprio che abbiamo utilizzato è un vecchio oggetto di scarto nostro, che è stato giudicato come non più idoneo ai fini dello spegnimento degli incendi boschivi. Qua in sede, come presa veloce di acqua, invece si è rivelato ottimo». Un Punto Antincendio ecologico realizzato a costo zero dalla Protezione civile tagliacozzana. «Abbiamo realizzato il Punto Antincendio nella nostra Officina».

{{*ExtraImg_221307_ArtImgCenter_500x375_}}«Tutto è partito – aggiunge Christian – dalla nostra gita ricognitrice fra le strade e i punti nevralgici della città per raccogliere i rifiuti abbandonati e, al contempo, cercare di dare una sistemata alle varie zone fin troppo abbruttite dagli abbandoni selvaggi e degli scarti. Cercando e scovando, ecco saltati fuori alcuni materiali interessanti. Molto spesso – continua – davvero dal nulla sopraggiunge l’idea illuminante». Eppure a Tagliacozzo, come in altri paesi della Marsica, esiste già la realtà della raccolta differenziata. Il gesto nasce, ci tiene a ribadire Christian, per dare un consiglio e una ‘sgridata’ a tutta la gente «maleducata che continua sfacciatamente a gettare rifiuti dove non dovrebbe. Tagliacozzo è una città che merita un volto pulito, talmente bella che se mantenuta sobria e curata davvero potrebbe essere considerata una delle più belle cittadine marsicane. Ha molto da offrire, ma alcuni suoi residenti, abituali e non, non se ne rendono conto. La loro opera incivile devasta una comunità intera».

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