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di Roberta Galeotti
«Non sono un incauto, sono un povero Cristo che cerca, in questo paese, di far fronte alle responsabilità che gli impongono le leggi». Così il sindaco Massimo Cialente risponde al presidente dell’ordine degli avvocati di Avezzano Sandro Ranaldi, cercando di spiegare che la sua proposta era dettata dalla volontà di non farsi cogliere impreparato qualora venisse confermata la chiusura dei tribunali di Avezzano e Sulmona nel 2018.
Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano Sandro Ranaldi, infatti, aveva giudicato del tutto inopportuna la proposta del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente di realizzare «rapidamente» un corpo aggiunto al Tribunale di L’Aquila per accogliere gli uffici dei tribunali di Avezzano e Sulmona, la cui chiusura è stata posticipata al 2018 vista la mobilitazione di popolo e di forze politiche.
«Il Parlamento ha votato la chiusura dei due tribunali. Personalmente, per quanto ho potuto, nel mio piccolo, ho anche cercato di difenderli. Ma ormai l’Italia ha deciso e non credo che si tornerà indietro – spiega il sindaco Cialente al Capoluogo -. Che cosa devo fare? Farmi trovare impreparato nel 2018? Lasciare la patata bollente al futuro Sindaco, che al massimo (se tutto va bene per questa consiliatura) si insedierà nel maggio 2017? Io queste cose non le faccio.
Se il Parlamento annullasse la decisione di chiudere i Tribunali, come quelli delle nostra Avezzano e Sulmona, il primo che ne sarebbe felice, sarei io.
Non sono incauto. Potrebbe essere incauto chi prende in giro le persone. Chi non dice la verità».
Continua il sindaco nella sua dichiarazione al Capoluogo, «Mi colpisce che il Presidente dell’Ordine di Avezzano pensi che queste decisioni siano assunte dal Sindaco e non dal Comitato per la Manutenzione, presieduto dal Presidente della Corte d’Appello.
Forse ignoro la geografia giudiziaria, ma le regole le conosco (anche quelle del bon ton). E’ chiaro infine che quando si parla di aumentare gli spazi per ospitare due nuove funzioni, non si pensa di isolarci i due tribunali, ma solo di adeguare funzionalmente gli uffici alle nuove esigenze. Ero sereno che fosse chiaro perché mio figlio piccolo lo aveva capito subito», chiosa il sindaco.
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