Cesaproba, torna la ‘Sagra della castagna’

28 ottobre 2014 | 16:25
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Cesaproba, torna la ‘Sagra della castagna’

di Nando Giammarini*

Organizzata dall’Associazione Culturale Cesaproba 96, venerdì, sabato e domenica prossimi, in occasione della ricorrenza dei Santi e dei defunti, si terrà, a Cesaproba, una delle frazioni più popolate del Comune di Montereale, la Sagra della castagna, giunta alla sua quarta edizione. Uno speciale evento volto a far conoscere, apprezzare e dare slancio alle prelibatezze delle nostre zone di montagna, quali varie specialità a base di castagna, funghi porcini e cinghiale.

Gli stand, come da comunicazione degli organizzatori, apriranno a partire dalle ore 19 di venerdì 31 e nei giorni del primo e 2 novembre si potrà anche pranzare, iniziando dalle ore 12.

Una bella manifestazione all’insegna dell’amicizia, della cordialità e dello star bene insieme, tipica delle nostre genti che, da sempre, hanno dato esempio di unità e coesione creando una vera Comunità. Sebbene quest’anno la produzione di castagne – tra cui la famosa “Roscietta”, fortemente diffusa in tutte le nostre zone e di dimensioni leggermente inferiori alle altre qualità, tipo il vicino marrone antrodocano, ma di sapore notevolmente superiore – sia notevolmente ridotta nei boschi di Cabbia, Cesaproba, Ville di Fano e gli altri paesi dell’Alto Aterno a causa della malattia che ha colpito tanti castagneti. Minore produzione e quella poca anche rovinata. Alla fine gli organizzatori, gente convinta e motivata, troveranno il sistema di supplire alla scarsa produzione di uno dei prodotti tipici molto apprezzato in tutto il comprensorio.

La castagna è un prodotto che ha fatto la storia della nostra gente, ha dato, e ancora dà, lustro e splendore alla nostra terra fin dai tempi antichi. Essa veniva trattata a dovere dalle nostre mamme ed era una fonte di sostentamento di intere famiglie. Una volta ultimata la raccolta, ci raccontano le persone più anziane, si partiva dapprima con il somaro e successivamente con l’unico camion che c’era in tutto il Comune e si andava negli altri paesi a scambiare con i legumi, il grano, il granoturco, insomma una sorta di baratto. Oggi è un accessorio, ma anticamente era conosciuta con l’appellativo di “Pane dei poveri”, come i carciofi selvatici che si trovano in primavera in alta montagna, una vera bontà, erano definiti ”Il Pane degli Alpini”.

Il particolare evento gastronomico d’autunno si terrà in una tensostruttura riscaldata dove padroni indiscussi saranno i sapori del passato legati alla tradizione contadina e accompagnati da ottimo vino e tanta buona musica popolare. Un ricco menù – a base di gnocchi fatti in casa al sugo di Cinghiale, pecora alla cottora, ceci e castagne, arrosticini, salsicce arrosto, tanti dolci casarecci e, naturalmente, castagne arrosto – soddisferà le esigenze del palato dei più golosi.

Tra incantevoli montagne e rigogliosi boschi, le piante di castagno, con i loro preziosi frutti, restano tra le grandi protagoniste del paesaggio dell’Alta Valle dell’Aterno, specialmente in questo periodo autunnale, in cui la natura sfoggia i suoi mille colori. Nel salutare gli organizzatori auguro alla manifestazione uno straordinario successo nella ferma convinzione che il territorio vive, si fa conoscere e apprezzare anche attraverso simili iniziative, un modo per ritrovarsi e trascorrere insieme ore liete all’insegna del divertimento.

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