
Da questa mattina è in corso un’operazione di polizia contro il favoreggiamento della prostituzione nei territori costieri teramani.
A Martinsicuro, Villa Rosa e Alba Adriatica, la squadra mobile di Teramo sta effettuando una serie di sequestri di appartamenti locati da agenzie immobiliari dove si esercita la prostituzione.
La misura del sequestro preventivo nasce dall’inchiesta sul favoreggiamento della prostituzione a cui hanno lavorato gli uomini della squadra mobile sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Teramo. Una ventina gli indagati.
AGGIORNAMENTO:
Maxi operazione anti prostituzione nel teramano, con 29 appartamenti sequestrati a Martinsicuro, Villa Rosa e Alba Adriatica, 23 indagati e 131 prostitute identificate, al termine dell’inchiesta ‘Sex in house’, compiuta dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Teramo, diretti dal vicequestore Gennaro Capasso e coordinati dal sostituto procuratore Stefano Giovagnoni. Tra le persone indagate ci sono molti proprietari degli immobili in cui le prostitute incontravano i clienti, procurati da alcuni intermediari sulle cui posizioni si sta continuando ad indagare.
Le contestazioni emerse dall’indagine, scattata nella scorsa primavera, sono quelle di locazione di appartamenti al fine di esercizio di una casa di prostituzione e di favoreggiamento della stessa. Il procuratore capo Antonio Guerriero, illustrando i dettagli dell’operazione, ha parlato di vero e proprio allarme sociale procurato dal dilagare del fenomeno del sesso in casa, e che la stessa popolazione locale preoccupata per i rischi alla sicurezza derivanti da questa situazione, aveva più volte sollecitato un intervento decisivo di contrasto al fenomeno.
Nell’indagine sono state identificate 131 prostitute di varia nazionalità (dominicane, cinesi, ucraine, brasiliane, spagnole e anche italiane). Per dieci di loro sono stati emessi provvedimenti di espulsione dal Paese.