
«Quello di Sulmona è un carcere modello, da prendere ad esempio come struttura riabilitativa delle persone che dopo aver sbagliato ed espiato la loro pena, vogliono rientrare a far parte della società». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio al termine di una visita istituzionale nel carcere di Sulmona.
«Era la prima volta che entravo in un carcere e mi aspettavo di trovare un luogo deprimente e triste – prosegue Di Pangrazio – Con grande sorpresa ho trovato una cittadella laboriosa, dove ognuno fa la sua parte con grande serenità, sia tra gli addetti ai lavori sia tra gli stessi detenuti. Una grande normalità. Pare strano, un paradosso, ma lì dentro ho trovato persone che lavorano e si rendono utili, con l’obiettivo di rientrare nel mondo civile dalla porta principale. Non chiedono comprensione, ma un rapporto con l’esterno affinché si possa capire ciò che di meraviglioso sta accadendo all’interno della struttura carceraria. Un grande fermento che va fatto conoscere fuori e che spetta a noi istituzioni pubbliche valorizzare».
Di Pangrazio, che nella sua visita è stato accompagnato dal presidente del Consiglio del Comune di Sulmona, Franco Andrea Casciani, ha parlato anche delle criticità riscontrate. «Un carcere – ha detto – che è alle prese con una leggera carenza di organico e con un’organizzazione sanitaria interna che ha bisogno di qualche correttivo. Noi come Regione siamo pronti a fare la nostra parte sia nel campo della sanità sia su un eventuale utilizzo dei detenuti in lavori nell’ambito della tutela dell’ambiente all’esterno del carcere».