
Tensione nel Comune aquilano di Rocca di Mezzo dove il sindaco, Mauro Di Ciccio, ha ‘dimissionato’ con un decreto notificato nei giorni scorsi il suo vice, Emilio Nusca, storico primo cittadino del centro montano e attuale coordinatore delle 56 amministrazioni del “cratere”. Una revoca che potrebbe avere effetti sulla già problematica governance della ricostruzione nei territori che hanno subito la scossa delle 3.32.
Si tratta di una decisione clamorosa, visto che l’attuale sindaco veniva considerato un delfino di Nusca. Ma è la conseguenza di uno scontro politico all’interno del Partito democratico locale. Secondo quanto si è appreso, Di Ciccio e Nusca sarebbero arrivati ai ferri corti quando quest’ultimo, il 15 ottobre scorso, ha votato contro la maggioranza su un regolamento che riguardava l’installazione di impianti fotovoltaici.
Di Ciccio è stato per anni il vice di Nusca e, alle ultime elezioni comunali, l’uscente, incandidabile perché aveva raggiunto quello che prima era il limite massimo di due mandati consecutivi, aveva indicato proprio Di Ciccio come successore. «Sono amareggiato ma sereno – ha affermato Nusca – e continuerò a occuparmi della ricostruzione dei comuni del cratere, in un momento molto difficile, e non voglio perdere tempo con le polemiche».