
di Lorenzo Di Cola
La squadra allenata da Mazzarri, così come a Cesena, porta a casa i tre punti dopo un sofferto 1-0, arrivato anche stavolta grazie ad un rigore trasformato da Mauro Icardi.
INTER
HANDANOVIC 6.5: dopo essere stato spettatore per i primi 80 minuti, nel finale aggancia la ragnatela sul palo e vola per deviare in corner il colpo di testa di Eder. SPIDERMAN
RANOCCHIA 6: il neocapitano sta diventando sempre più un punto fermo della retroguardia neroazzurra. Vince il sorteggio con il capitano avversario per la terza partita consecutiva. BINGO
VIDIC 6: per la prima volta sembra un difensore centrale; sbaglia soltanto un campanile nella ripresa, dopo il quale vengono ricoverati d’urgenza migliaia di Interisti. CAMPA(G)NARO
JESUS 6.5: da quando è tornato al look con cui si presentò all’Inter, sembra essere tornato il cagnaccio aggressivo che tutti abbiamo apprezzato nell’era Stramaccioni. SEGUGIO
OBI 5.5: dopo l’uscita dal campo del collega Duncan (vedi perché), Mazzarri lo rileva con la speranza che i poliziotti arrestino Mbaye. OBI ET AMO dal min. 77 MBAYE sv
HERNANES 6.5: riesce a farsi male scivolando su una buccia di banana rimasta nel cerchio di centrocampo; è comunque uno dei migliori tra i neroazzurri. LUCI A SAN SIRO – dal min. 52 KUZMANOVIC 6: riesce a concretizzare la prima “giocata” utile da quando è all’Inter: entra in area per farsi dare un doppio calcio rotante ottenendo, quindi, il rigore della vittoria. BALUARDO
MEDEL 6.5: dopo l’ennesimo tentativo di recupero fallito, entra in scivolata col piede a martello sul pallone e l’arbitro lascia correre dicendo che è tutto regolare. ILLUSIONISTA
KOVACIC 6.5: prova a giocare come sa ma Mazzarri continua ad ordinargli di giocare male per il bene del gioco della squadra. OBBEDIENTE – dal min. 92′ KHRIN sv
DODÒ 6: inizia ad indovinare qualche cross ma fino a quando avrà i ricci davanti gli occhi difficilmente riuscirà a vedere il gioco. CIECO
PALACIO 5: nel primo tempo va a protestare con l’arbitro con la treccia poggiata sull’orecchio, come fosse la matita di un muratore. OPERAIO
ICARDI 6: prima della partita va dalla moglie di Gastaldello per chiederle il numero di telefono; pronti via ed il difensore doriano lo colpisce in volto con una gomitata. DON GIOVANNI
SAMPDORIA
ROMERO 6.5: conferma la grande prestazione di Sabato contro la Roma, rinnegando le sue origini da nomade vagabondo. ROM ERO
DE SILVESTRI 6: fa il suo sporco lavoro ma inizia a sembrare un misto tra il giocatore che era ai tempi della Fiorentina e Galeazzi. BISTECCONE
GASTALDELLO 5.5: atterra subito Icardi per intimarlo e per fargli ben capire che l’ultima bionda in tribuna cui ha chiesto il numero è già felicemente sposata. FIDO – dal min. 64 REGINI 6: entra in campo abbronzatissimo spacciandosi per uno dei tanti ex di Elisabetta Canalis. REGINALDO
ROMAGNOLI 5: vede arrivare Kuzmanovic come una furia e decide di abbatterlo per colpa della faccia da rapinatore serbo in pensione. KILLER
MESBAH 5.5: da quando Taider è andato via dall’Inter, a Milano non vogliono più sentir parlare di Algerini. Ne fa le spese tornando a casa piuttosto malconcio. PESTATO
DUNCAN 65: l’ex terzino sinistro interista commercia illegalmente con Obi sulla fascia ma quando arriva la polizia allo stadio Mihajlovic lo sostituisce. FIGLIO DUNCAN – dal min. 71 SORIANO 5.5: Sinisa Mihajlovic lo manda in campo nella parte finale del match ed in venti minuti chiede scusa a tutti gli spettatori. SORRYANO
PALOMBO 6: continua a dimostrarsi un discreto giocatore da Fantacalcio, grazie a prestazioni incolori che comunque lo portano ad un 6 stiracchiato in pagella. FANTACAMPIONE
OBIANG 6.5: fare a pugni con Medel non deve essere semplice, ad ogni modo riesce a tornare a casa con i tre punti (sul labbro). ACCOPPATO dal min. 91 RIZZO sv
GABBIADINI 6: la presenza di Antonio Conte in tribuna lo manda in fibrillazione e punta la casa di Genova sullo 0-0 finale. EMOZIONATO
OKAKA 6: prova a farsi largo tra le maglie neroazzurre ma, quando Vidic gli mostra il biglietto da visita della sua armeria di famiglia, inizia a correre con le tre gambe. FUGGITIVO
EDER 6: dorme per tutta la partita e, a pochi minuti dalla fine, viene colpito da una pallonata sulla testa che per poco non batte Handanovic. LETARGO
[i]”IO GLIEL’HO DETTO A MORATTI, CACCIA VIA QUEL FILIPPINO… CHE L’HA PRESO A FA’…” MASSIMO FERRERO[/i]
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