Piccone, il re è caduto

31 ottobre 2014 | 09:27
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Piccone, il re è caduto

di Maria Filieri

È stato deposto il grande faraone marsicano, che nella serata di ieri non è riuscito a ricomporre i pezzi della sua maggioranza per licenziare il bilancio previsionale 2014.

Adelio Di Loreto e Cesidio Piperni del gruppo di Forza Italia; l’indipendente, consigliere di maggioranza, Domenicantonio Rosati; Elio Morgante l’ex consigliere di maggioranza, e i rappresentanti della minoranza Antonello Di Stefano, Carlo Cantelmi, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi, Daniele Bombacino e Giuseppe Cleofe hanno decretato la fine dell’era Piccone.

Assente Carmine Torrelli.

Il “tranello” era nell’aria da tempo. In molti però avevano pensato che il sindaco sarebbe riuscito a ricucire le fratture e a far passare il bilancio entro i 20 giorni imposti dalla diffida del Prefetto.

Il bilancio previsionale 2014, infatti, andava approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre 2013; sono normalmente tollerati due o tre mesi di ritardo, ma lo scorso 3 ottobre una diffida prefettizia aveva imposto al comune di Celano l’approvazione entro 20 giorni.

Il sindaco Piccone, lo scorso 23 ottobre, aveva fissato la convocazione per il 30 ottobre.

“E’ un peccato aver interrotto il percorso democratico di questa amministrazione – le parole a caldo del sindaco sfiduciato Piccone – a pochi mesi dalla scadenza naturale. Così si fa il male della città. Non capisco sinceramente le motivazioni di questa scelta a ha aggiunto -. Il commissario prefettizio potrà svolgere soltanto l’ordinaria amministrazione. Un vero danno per questa comunità”.

Nei giorni scorsi lo stesso Piccone aveva provato a trattare con gli ex esponenti della sua minoranza ma senza alcun esito. Così ieri sera alle 21, alla seconda convocazione del consiglio comunale e dopo gli interventi, la votazione dell’assise ha sfiduciato sindaco e giunta.

Da qualche mese l’onorevole Piccone aveva iniziato a perdere i pezzi della sua maggioranza e quelli che erano “amici” sono diventati alleati dei “nemici” e pian piano i banchi della minoranza si sono riempiti.

Ora l’amministrazione sarà condotta da un un commissario prefettizio che approverà il bilancio e traghetterà il comune fino alla prossima tornata elettorale, prevista per la primavera 2015.

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