L’Aquila: progettazione antisismica e prevenzione

1 novembre 2014 | 16:15
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L’Aquila: progettazione antisismica e prevenzione

di Alessia Lombardo

“[i]Progettazione antisismica e sistemi innovativi per il rafforzamento delle strutture in c.a. e la prevenzione del rischio sismico[/i]”. È stato il titolo del seminario che si è tenuto venerdì scorso all’Aquila nella sede dell’Ance.

Al convegno, organizzato dall’Ordine degli ingegneri della Provincia dell’Aquila con il patrocinio dell’Ance Abruzzo, hanno partecipato numerosi addetti ai lavori, in una città, L’Aquila, divenuta un vero e proprio laboratorio di nuove pratiche di prevenzione e costruzione dopo il devastante terremoto del 6 aprile 2009.

{{*ExtraImg_222056_ArtImgRight_300x192_}}Sono intervenuti al seminario il professor Paolo Riva, luminare del settore e preside della Facoltà di Ingegneria di Bergamo, l’ingegnere Francesca Martelli, consigliere dell’ordine dell’Aquila, il giovane ingegnere Marco Cavigli, Antonio D’Intino, inventore della Madis Room e past president dell’Ance Abruzzo e l’ingegnere Massimo Montemarini.

Ad aprire il convegno è stato il professor Riva, che, servendosi di slide, ha effettuato un intervento tecnico sull’adeguamento sismico delle strutture in c.a. con particolari riferimenti al corretto confinamento, al fattore di duttilità, alla gerarchia delle resistenze, all’NTC 2008 e ai meccanismi di collasso dei nodi strutturali.

È venuta poi la volta dell’ingegner Cavigli su [i]L’Advanced Early Warning[/i]: dal preallarme alla attivazione automatica delle procedure di sicurezza in caso di sisma. «Bisogna prevenire, oltre all’evento sismico, i rischi relativi a scoppi e incendi», ha più volte sottolineato.

{{*ExtraImg_222057_ArtImgCenter_500x320_}}Mostrando alla competente platea uno dei [i]crash test[/i] effettuati Antonio D’Intino, inventore del brevetto della Stanza Antisismica, ha spiegato che questo sistema di protezione passiva dal terremoto si può istallare in tutte le abitazioni ed è in grado di salvarti la vita durante una scossa devastante in attesa dei soccorsi.

«Non è il terremoto a fare danni, ma come sono costruite le abitazioni – ha detto D’Intino – le tragedie non bisogna aspettarle, ma prevenirle».

L’ingegnere Massimo Montemarini ha concluso il seminario parlando dei vantaggi dell’adozione della staffatura continua rispetto alla staffatura tradizionale e dell’applicazione per l’armatura dei nodi strutturali.

Tecniche e accortezze che, se effettuate prima del 6 aprile 2009, forse avrebbero potuto salvare numerose vite.

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