
di Marcello Spimpolo
Vittoria tutta cuore e grinta quella odierna dei ragazzi rossoneri di coach Rotellini al cospetto della prima della classe del Civitavecchia Centumcellae.
{{*ExtraImg_222128_ArtImgRight_300x200_}}La mischia paganichese detta legge in mezzo al campo mettendo sotto i pur esperti dirimpettai laziali e pone le basi per una vittoria che sarebbe potuta essere più larga nel punteggio se ci fosse stata meno frenesia in molte giocate degli uomini di Rotellini: «E’ vero – ammette il coach – ma ci può stare, abbiamo molti giovani in squadra e la calma che ti fa fare le migliori scelte di gioco viene con l’esperienza. Oggi ai miei ragazzi posso solo dire che sono stati fantastici!».
«Abbiamo giocato col cuore e per l’amore di questa maglia – gli fa eco capitan Ciampa – loro sono molto forti lì davanti ma noi non abbiamo mai mollato perché ci tenevamo a non perdere in casa. Sono orgoglioso del risultato e dei miei compagni di squadra».
Effettivamente anche al Civitavecchia va il merito di non aver mollato mai e di aver tenuto aperta la partita fino al fischio finale. Ma la squadra laziale non ha mai dato l’impressione di poter diventare padrona della partita come invece ci si poteva aspettare dalla prima in classifica che, tra l’altro, arrivava a Paganica imbattuta, con il migliore attacco e la migliore difesa del girone.
Nella guerra “di posizione” che è stata la partita, specialmente nel secondo tempo, l’ha avuta vinta la squadra che ha difeso meglio, che ha occupato meglio il campo e che, forse, aveva più “fame” di vittoria.
Squadra compatta il Paganica, in cui tutti e quindici i giocatori hanno dato il loro contributo alla vittoria ma, senza nulla togliere agli altri, ci piace sottolineare la prova di Federico Paiola, dominatore in touche e di Giordani, numero 8 che con le sue ripartenze da mischia chiusa ha spesso tagliato in due come il burro la difesa laziale mettendo i suoi trequarti in condizione di vantaggio.
La cronaca.
Si parte subito col Civitavecchia in avanti che muove due volte il punteggio con altrettanti piazzati dell’apertura Boarato.
Sotto 6 a 0, il Paganica subisce anche l’infortunio per la seconda linea Federico Ferrauto che è costretto a lasciare il campo. Per lui problemi ad un ginocchio.
Al suo posto subentra Federico Paiola, al rientro dopo una settimana di stop per squalifica, che diventerà uno dei protagonisti del match.
{{*ExtraImg_222127_ArtImgRight_300x200_}}Dopo l’iniziale supremazia laziale, la partita si riequilibra con una battaglia continua sui punti d’incontro.
In casa Paganica primo importante break con l’apertura Spagnoli che buca a sinistra la rete difensiva laziale ed arrivato ai 5 metri dalla linea di meta, pecca forse di altruismo servendo il centro Anitori che però vanifica tutto commettendo un “in avanti”.
L’azione serve comunque a dare consapevolezza della propria forza ai gialloneri di coach Rotellini che si piazzano da quel punto in poi nella 22 laziale portando a casa due calci di punizione di Stefano Rotellini: il primo coglie il palo, il successivo centra l’acca.
Il Civitavecchia inizia ad accusare la pressione, diventa falloso intorno ai raggruppamenti e, tre minuti dopo, consente al Paganica di piazzare, sempre con Stefano Rotellini, il calcio del sei pari.
Il pareggio ritrovato dà ulteriore linfa alla manovra offensiva del Paganica che capitalizza al 20′: touche giocata sul primo blocco, ovale portato a terra ed aperto verso Spagnoli che calcia profondo, bravissimo Andreucci a seguire la parabola, mettendo pressione al difensore che sbaglia l’approccio e consente al centro ex Tortoreto di recuperare il pallone ed aprirlo velocemente verso la terza centro Giordani libero di affondare in area di meta.
{{*ExtraImg_222129_ArtImgRight_300x449_}}Primo vantaggio Paganica sull’11-6, con Stefano Rotellini che in questo caso manca la trasformazione.
Il giovane estremo di casa ha però subito l’occasione per rifarsi: giallo a Marcellini per antigioco su Giordani, l’arbitro Onori decreta il piazzato e stavolta Stefano Rotellini centra i pali portando i suoi sul 14-6.
La reazione dei laziali si affida al gioco, al piede della sua apertura per guadagnare terreno puntando sulle touche.
E proprio da una touche nasce la meta laziale: ovale sul primo blocco, trasmissione veloce e carica centrale finalizzata in meta anche grazie ad un’incomprensione dell’intera linea di difesa del Paganica: cinque punti regalati più che guadagnati…
Boarato aggiunge due punti con la trasformazione e il Civitavecchia si riporta a contatto sul 14-13.
Prima dell’intervallo, però, il Paganica torna ad allungare con il quarto piazzato mandato a segno da Stefano Rotellini che fissa il 17-13 con cui si conclude la prima frazione di gioco.
La seconda frazione vede pochissime marcature ma un altissimo tasso di agonismo in campo, con il Civitavecchia a caricare a testa bassa alla ricerca della meta del controsorpasso ed il Paganica che difende ordinatamente e senza mai perdere la calma rintuzzando ogni tentativo degli ospiti che, pur arrivando molto vicino alla linea di meta, non riescono a varcarla.
E’ soprattutto in questa fase dell’incontro che la frenesia dei gialloneri (per oggi) di Ciampa fa loro commettere molti errori di scelte di gioco ed handling impedendo di chiudere la partita definitivamente.
Ma neanche i laziali sono lucidi nei loro attacchi e così il punteggio torna a muoversi solo a partita quasi finita, con il quinto piazzato mandato a bersaglio da Stefano Rotellini che vale il 20-13 con cui termina l’incontro.
{{*ExtraImg_222133_ArtImgRight_300x200_}}Al fischio finale di Onori grandissimo entusiasmo in campo e sugli spalti con i ragazzi di Rotellini che dedicano l’importante affermazione al compagno di squadra Fabio Speranza.
Messa in archivio la bella vittoria di oggi, tra sette giorni il Paganica è atteso sull’ostico campo del Livorno 1931, oggi vittorioso sul Viterbo per 26-5.