Disagi in autostrada, Arpa ferma e piena di fumo

4 novembre 2014 | 10:36
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Disagi in autostrada, Arpa ferma e piena di fumo

Arpa horror movie: ennesimo disguido e disagio per i tanti pendolari che, giornalmente, viaggiano da L’Aquila ad Avezzano per lavoro. Stamattina, l’autobus dell’Arpa partito dal capoluogo abruzzese alle ore nove, si è fermato per un guasto al motore sulla carreggiata autostradale d’emergenza, all’altezza dello svincolo per Magliano dei Marsi.

Una nube di fumo ha riempito velocemente l’abitacolo, costringendo i passeggeri ad aprire i finestrini per tentare di far disperdere la cappa bianca. Impossibile scendere dal mezzo per via della pericolosità della zona di sosta: la corsia d’emergenza autostradale.

Non è la prima volta che i pendolari aquilani si trovano ad affrontare un disagio simile. Tanti, infatti, sono i casi di malfunzionamento dei mezzi dell’Arpa che accompagnano quotidianamente i passeggeri. Ironia della sorte per gli sfortunati pendolari: il permanere in un’area pericolosa, come la corsia d’emergenza, con auto e mezzi sfreccianti a gran velocità ad un passo da loro.
Hanno dovuto attendere oltre un’ora intera per poter concludere il viaggio di lavoro. Hanno atteso, infatti, l’autobus partito da L’Aquila alle ore nove e trenta, arrivato in prossimità della zona dell’incidente alle ore 10:15. Tanta stanchezza nelle loro lamentele per un disguido che sembra essere divenuto una brutta abitudine.

Forse i pochi controlli effettuati sui mezzi o la cattiva manutenzione hanno fatto sì che i numerosi viaggi dei pendolari si rivelino a volte delle vere e proprie odissee, in quanto non sembrano essere tutelati come si dovrebbe.

Da film, poi, il trasbordo dei pendolari: i passeggeri hanno dovuto effettuare il cambio bus a margine dell’autostrada, quindi in condizioni pericolose e poco consone. Per un viaggiatore medio, che paga abitualmente un abbonamento mensile pari a 87 euro totali, questi incidenti assumono i contorni di vere e proprie prese in giro. Tante le corse che partono dal capoluogo, dirette alla città marsicana, tanti quindi i lavoratori che viaggiano ogni giorno. Loro diritto è quello di potersi affidare ad un trasporto efficiente, loro dovere, quello di pagare regolarmente tale servizio offerto. Laddove manchi il primo, perché dovrebbe permanere il secondo?

(rob.gal. e gio.chio.)