
di Gioia Chiostri
La stazione sciistica e turistica di Marsia, frazione della vicina città di Tagliacozzo, messa a soqquadro in una sola notte. Martedì 4 novembre, in piena notte, 10 villette chiuse di quelle presenti, in quanto abitate solamente d’estate dai proprietari attualmente trasferiti e residenti altrove, sono state svaligiate.
Un colpo messo a segno nel silenzio generale: condizione dell’agire indisturbato dei presunti malviventi, il deserto circostante. L’assenza di abitanti nei paraggi ha fatto sì, infatti, che i ladri potessero attuare l’azione criminosa senza intoppi.
Al risveglio, Marsia era nel pieno del caos. Allertati, sono giunti sul posto la mattina seguente, mercoledì 5 novembre, i carabinieri di Tagliacozzo per i consueti rilievi di rito.
{{*ExtraImg_222840_ArtImgRight_300x179_}}Tanta la preoccupazione generale. I proprietari delle ville, avvertiti e riaccasati a Marsia il prima possibile, avrebbero dato il via a una valanga di denunce, raccolte presso il Comando centrale di Tagliacozzo. Alcuni parlerebbero addirittura di vere e proprie intimidazioni. Le indagini sono attualmente in corso.
La faida in atto fra i vari consorzi che si giocano il futuro della stazione turistica di Marsia mette a dura prova un territorio che risulta, anche dai fatti di cronaca come questo appena accaduto, sempre più abbandonato a sé stesso.
L’agire indisturbato dei ladri, che avrebbero messo a ferro e fuoco il paese marsicano nel giro di poche ore, rubando in 10 ville della zona, fa riflettere. Una scacchiera delicata, quella di Marsia, senza voce né udito. Il deserto abitativo fa gola ai malviventi, ma i controlli, purtroppo, sogliono essere presenti laddove ci sia qualcuno pronto ad invocarli.
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