
di Claudia Giannone
Seconda vittoria consecutiva per L’Aquila: un gioco non al top, ma tre punti che valgono molto per guadagnare quella continuità che fino a questo momento ancora manca.
Incontro che si svolge senza il tifo dei supporters aquilani: in seguito ad una discussione con le Forze dell’Ordine riguardo uno striscione a favore dei diffidati che oggi sarebbero dovuti rientrare in curva, i Red Blue Eagles avrebbero deciso di ritirare gli striscioni già affissi nel corso della mattinata e di restare all’esterno del “Fattori”, accendendo più fumogeni e continuando senza sosta a sventolare le proprie bandiere.
Mister Zavettieri ripropone il 3-4-3 con alcune novità: Karkalis sostituisce lo squalificato Maccarrone nella difesa a tre con Zaffagnini e Pomante, mentre Pedrelli e Di Mercurio si sistemano agli esterni dell’ampia linea mediana, a protezione di Corapi e Del Pinto. Tridente d’attacco immutato, con Sandomenico, Perna e Pacilli.
Primo tempo dai ritmi blandi: nessun particolare sussulto, soprattutto dal lato degli ospiti, con qualche possibilità sul versante dei padroni di casa che cercano di spingere maggiormente, senza riuscire a violare la porta difesa da Calderoni.
Al quinto minuto, è Sandomenico a servire Pacilli, che tenta con un tiro dalla distanza, ma non può far altro che vedere il pallone scivolare fuori; all’11’, nuovo tentativo con Del Pinto che dal centro apre per Pedrelli: il giocatore avanza lungo la fascia per poi crossare a favore di Pacilli, che colpisce di testa, ma non trova lo specchio della porta.
Grande occasione al 20′, sempre da parte dei rossoblù: Perna riceve e cerca Sandomenico, che si addentra in area e si trova a tu per tu con il portiere avversario, ma divora un goal praticamente già fatto; sul rimpallo, è lo stesso Perna a recuperare, ma il suo tiro si impenna quasi a raggiungere la curva.
L’Aquila si sveglia nel finale, tentando dapprima al 37′ con una mischia sciolta dal rinvio di Gnahorè, successivamente al 40′ con un clamoroso errore di Sbraga che liscia il pallone e lo lascia a completa disposizione di Sandomenico: ma ancora una volta, come era successo poco prima, l’attaccante spara sul portiere, non riuscendo a trovare un pertugio.
La seconda frazione, al contrario, mostra dei connotati totalmente diversi: la Carrarese si accende notevolmente ed inizia a maneggiare in modo più agevole le manovre sul campo.
La prima azione utile arriva all’8′ minuto: Belcastro, dopo una respinta, cerca la porta con un potente tiro che costringe Zandrini a gettarsi, ma la palla termina all’esterno, a qualche centimetro dal palo. Solo dopo due giri di lancette, il giocatore ospite ci riprova, spedendo la sfera sulla traversa e facendo tremare la compagine di casa.
L’Aquila risponde solo al 18′ minuto, quando Pomante riceve di testa su calcio d’angolo di Corapi: il suo tentativo, però, nonostante la precisione, riesce solo a limare la traversa.
Ma è al 37′ che arriva la svolta dell’incontro: Pedrelli lancia perfettamente per Scrugli, che stoppa di testa e trova il servizio perfetto per Corapi, che di piatto colpisce dalla distanza e insacca in porta, festeggiando con i compagni.
L’incontro termina dopo quattro minuti di recupero e assoluta sofferenza per il pubblico aquilano presente, che attende il fischio finale come la manna dal cielo. Ma alla fine, resta spazio solo per gli applausi che incorniciano un altro match da ricordare nel campionato aquilano.
L’AQUILA CALCIO: Zandrini, Zaffagnini, Pedrelli, Corapi, Pomante, Karkalis, Di Mercurio (9′ st Scrugli), Del Pinto, Perna, Pacilli (27′ st Ceccarelli), Sandomenico (41′ st Mancini). A disp.: Cacchioli, Zappacosta, De Francesco, Bernasconi. All. Nunzio Zavettieri.
CARRARESE: Calderoni, Berra, Lancini, Di Sabato (39′ st Gherardi), Sbraga, Teso, Brondi, Gnahorè, Merini, Belcastro (20′ st Beltrame), Di Nardo (21′ st Cellini). A disp.: Zanotti, Benassi, Gorzegno, Pedone. All. Gianmarco Remondini.
ARBITRO: Francesco Fiore (Barletta).
ASSISTENTI: Nello Grieco (Macerata), Leonardo Camillucci (Macerata).
AMMONITI: 32′ pt Pacilli, 11′ st Pedrelli, 33′ st Berra.
ANGOLI: 10-2.
RECUPERO: 1′ pt, 4′ st.