
Venerdì 31 ottobre nella Riserva Regionale di Zompo lo Schioppo si sono svolte attività di
indagine sul sistema carsico della sorgente dello Schioppo e sono stati prelevati campioni
di materiali.
Le attività scientifiche, coordinate dal dottor Amilcare D’Orsi, rientrano nelle costanti
attività di ricerca condotte dalla Riserva, ma in via del tutto eccezionale, è stata organizzata
la discesa al sito da cui si origina la cascata e per la prima volta la successiva discesa della
parete verticale. L’attività di ricerca è stata attivata in collaborazione con l’associazione
ASD Natura d’Abruzzo e il CAI di Carsoli.
Emanuele Merletti e Guglielmo Di Camillo,
assistiti per la parte logistica da Lucio Incarnati, hanno effettuato i rilievi della sorgete
posta a quota 965 metri, e la discesa completa della parete calandosi con una corda tesa nel
vuoto per 130 metri di salto.
L’area è particolarmente delicata dal punto di vista biologico per cui la discesa è stata
effettuata sulla sinistra orografica della cascata in modo tale che la corda rimanesse tesa nel
vuoto e distante dalla parete, così da essere il meno impattante possibile sull’ambiente
naturale.
«Ribadiamo, infatti, – si legge in una nota diramata – che, data la particolare conformazione della parete da cui si origina la
cascata sulla stessa non è consentita l’arrampicata sportiva anche per garantire le condizioni
minime di sicurezza ai turisti che frequentano la base della parete percorrendo il suggestivo
sentiero denominato anello della Cascata. Per questo motivo tale attività si è svolta in
Comune di Morino, Ente gestore della Riserva Regionale Zompo lo Schioppo.
Il progetto prevede di ripetere la discesa nei prossimi mesi, nel periodo di attività della
cascata, in modo da avere ulteriori dati e campioni».