
di Marzia Ponzi
Diciamolo pure, ogni donna intrappolata nell’urbano rigore quotidiano sente il bisogno quasi “fisiologico” di dar voce alla sua animalesca istintività. Sarà forse proprio per questo grido di evasione a cui ,solo la moda può rispondere concretamente, che il maculato, o leopardato, o ancora zebrato, o addirittura pitonato la fa da padrone in ogni stagione modaiola che si rispetti, anche in quelle che sventolano, minimalismo, pulizia e semplicità.
Qualcuno lo definisce smodato e volgare, ostentazione di lusso, di ricchezza borghese palesata nella parodia dei coniugi Cavalli contornati da tappeti e cuscini safari delux in ogni dove, perfino in bagno. Sempre quel “qualcuno” dimentica che negli anni ’60 a Roma le donne aristocratiche oramai solo nell’animo, a causa di blasoni decaduti, indossavano abiti ghepardo senza perdere un briciolo della loro innata eleganza. Certo quelli erano altri tempi, gli abiti in questione li disegnava un giovane che di lì a poco sarebbe diventato il simbolo della raffinatezza estrema, ovvero Valentino Garavani. Ma oggi proprio come allora, il tessuto tigrato rappresenta una convulsa attrattiva per tutte le donne, non solo per le più audaci, che lo propongono addirittura in total look con tanto di orecchiette in eco-pelliccia e pochette in cavallino pressato.
Fin qui nulla di nuovo se non fosse che oggi, si è finalmente cestinata la scontata quanto noiosa associazione colori accesi- estate/colori spenti-inverno e così grazie alle ibride collezioni cruise che impongono un mutazione genetica dello style fino a rovesciarne i capisaldi più sacri, possiamo, anzi dobbiamo, concederci colori sgargianti anche a basse temperature. Così dopo che il felino morbillo dei classici marroni-beige ha già mietuto migliaia di vittime, la vera novità del colore sembra essere il nuovo must già a partire dalle prossime settimane. E’ auspicabile che il vero boom del maculato colorato ci sarà in estate e nell’attesa che arrivi la bella stagione per sfoggiare leggeri abiti dalla stampa “incriminata”, cominciamo a spezzare il grigiore dilagante anche solo con un piccolo dettaglio, che so, una clutch, una bella calza o magari una camicia di seta. Non abbiate paura di osare!