
di Lucia Ottavi
«Diamogli Spazio: salviamo l’orso e rimborsiamo chi subisce i danni del suo passaggio», questo il titolo dell’iniziativa ideata da PingueConad e l’associazione Salviamo l’Orso.
L’animale che è diventato il simbolo d’Abruzzo è da sempre alla ricerca di nuovi luoghi, ma il suo passaggio molto spesso provoca danni a frutteti, orti, pollai e pecore. La campagna che è partita in data odierna propone modelli di intervento analoghi a quelli delle Ong anglosassoni e nordamericane.
L’iniziativa interesserà le zone al di fuori delle aree protette, dove quindi non sono previsti rimborsi da parte degli enti, e permetterà ai cittadini che hanno avuto dei danni conseguenti il passaggio dell’orso, di essere rimborsati.
«Accanto a una puntuale opera di informazione della pubblica opinione – afferma Stefano Orlandini, presidente dell’associazione Salviamo l’Orso – e, quando necessario, di denuncia delle inadempienze degli enti pubblici proponiamo interventi concreti di conservazione autofinanziati. Dall’intervento per la messa in sicurezza di alcuni tratti della SP83 tra Gioia dei Marsi a Pescasseroli, alle campagne di vaccinazione dei cani da lavoro nel Pnalm e nel Parco regionale Sirente Velino, per finire con la chiusura della strada della fonte del Tasso a Scanno, che conduce nel cuore della riserva integrale del Feudo Intramonti. Salviamo l’Orso ha finanziato questi progetti grazie ai contributi dei suoi soci e della gente comune che crede nel diritto dell’orso a vivere sulle nostre montagne. La nostra è una filosofia del fare che spinge anche le istituzioni verso azioni più concrete».
«Per ogni bottiglia di plastica vuota riconsegnata direttamente in un supermercato PingueConad – prosegue Fabio Spinosa Pingue, amministratore dei PingueConad – ogni cittadino riceverà un buono sconto di un centesimo che potrà destinare all’associazione Salviamo l’Orso, imbucando lo stesso dentro un’apposita urna che abbiamo predisposto nei nostri supermercati. Questa è solo una delle numerose iniziative che abbiamo deciso di sposare, per ricreare un rapporto autentico tra persone e territorio. Troviamo particolarmente suggestiva e stimolante questa iniziativa, perché si parte da una bottiglia di plastica, che tanto danno crea all’ambiente se non riciclata, arrivando alla valorizzazione del nostro amico orso».
{{*ExtraImg_223118_ArtImgRight_259x194_}}«Salviamo l’Orso – concludono Orlandini e Spinosa – ha già pagato, in questi giorni, alcuni danni da orso proprio nelle vicinanze di Sulmona, a Pettorano. Con l’aiuto di PingueConad e dei cittadini continuerà questo percorso: dalla Valle Peligna a quella del Sagittario arrivando all’Alto Sangro. Se l’orso è ancora vitale in questi territori, a differenza di ciò che è avvenuto nel resto dell’Europa Occidentale, in parte lo si deve alla tolleranza delle popolazioni abruzzesi, ma tale atteggiamento va preservato, rimborsando i danni che esso causa. L’iniziativa rappresenta anche un modo per stimolare le istituzioni, la regione in primis, a destinare da subito fondi esclusivi per risolvere questo problema».