L’Angolo delle Storie: ‘Il commesso’

15 novembre 2014 | 16:25
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L’Angolo delle Storie: ‘Il commesso’

di Roberta Di Pascasio*

Bermat ha scritto su Twitter che i libri [i]“non verranno uccisi dagli ebook, ma da quelli che comprano solo titoli presenti nei primi 10 posti della classifica”[/i].

Noi la pensiamo nello stesso modo ed è per questo che oggi vi parliamo del romanzo ‘Il commesso’ di Bernard Malamud, scrittore americano di origini ebraiche, vincitore di due National Book Award e del Premio Pulitzer.

Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1957, il romanzo narra la storia di Morris Bober, umile commerciante ebreo che nel cuore di Manhattan conduce la sua difficile e misera esistenza. Nella storia yiddish bober indica un uomo che vale poco, sconfitto, debole.

In realtà Morris, nonostante gli anni lo abbiamo logorato e il negozio buio e in declino gli abbia consumato tutte le energie, resiste con la forza della dignità, con il coraggio, non venendo mai meno ai suoi principi, al valore di onestà e rispetto per gli altri, continuando a lottare contro la concorrenza, accettando l’aiuto di Frank Alpine, un ladruncolo di origini italiane, un giovane sbandato in costante altalena tra istinti da delinquente e volontà di diventare una persona migliore. E il desiderio di redimersi del commesso passerà attraverso l’amore per Helen, la figlia di Morris. “Voleva scappare. Parte della sua persona stava già scappando, non sapeva dove. Voleva solo scappare. Ma mentre scappava voleva tornare indietro. Voleva essere di nuovo con Helen, per farsi perdonare. Non chiedeva troppo. Se gli esseri umani non si perdonavano a vicenda, chi altri lo poteva fare? Le avrebbe spiegato tutto, se lei l’avesse ascoltato. Spiegarsi è un modo per accostarsi a qualcuno a cui si è fatto del male, quasi che facendogli del male gli si dia un motivo per amarci”.

Quando le cose per Morris stanno per mettersi al peggio, il commerciante farà una lunga passeggiata in città, cercando lavoro tra gli amici che hanno avuto più fortuna di lui, ma alla fine tornando indietro per non sentirsi compatito. E questa passeggiata lo salva in qualche modo, lo solleva per un attimo dalla paura e dalla malasorte. Il romanzo è questo, il manifesto di una vita inclinata e di una dignità salvata, come dice Marco Missiroli nella bella prefazione all’edizione curata dalla minimum fax. La passeggiata di Morris fa tornare alla mente la stessa lunga passeggiata che Malamud fece dopo aver saputo di aver vinto il National Book Award: camminò a lungo per la sua città e non rifletté sul premio più importante d’America, ma ricordò la madre e il padre. E spesso anche Morris, nei momenti più difficili in cui vacillano la sua fermezza e il suo coraggio, ripensa alla sua infanzia con malinconica tenerezza.

Una narrazione semplice e fluida quella di Malamud, che incanta per la cura dei dettagli, per una quotidianità in cui le emozioni, i pensieri e i segreti dei personaggi si incastrano e si fondono in una storia a tratti commovente, tragica ma anche ironica.

Il destino dei tre protagonisti ci cattura e ci incatena alle pagine finché non arriviamo alla fine di questo bellissimo romanzo, ormai da tutti considerato il suo capolavoro. “Storie, storie, storie: per me non esiste altro” diceva Malamud, “le storie ci accompagneranno finché esisterà l’uomo. Lo si capisce, in parte, dall’effetto che hanno sui bambini. Grazie alle storie i bambini capiscono che il mistero non li ucciderà. Grazie alle storie scoprono di avere un futuro”.

[i]*Roberta Di Pascasio è attuale responsabile dell’agenzia letteraria ‘Ponte di carta’ di Avezzano, laureata in Lettere moderne alla Sapienza di Roma. E’ stata collaboratrice dell’Università di Teramo per un progetto CEE relativo al turismo culturale in Abruzzo. Ha maturato corsi e laboratori di scrittura creativa presso la Minimum Fax e la scuola Omero, oltre ad un corso di specializzazione in editoria nel cassetto dei traguardi ottenuti.[/i]

{{*ExtraImg_219967_ArtImgRight_333x500_}}Pubblicazioni:

[i]Pubblicazione della tesi di laurea ne ‘I quaderni del Cardello’ a cura dell’editore Longo, Ravenna;

Romanzo ‘Le porte di Cocteau’ pubblicato da Giulio Perrone editore di Roma, 2008;

Romanzo ‘e-mozioni da poco’ pubblicato dall’editore Edimond (Premio Città di Castello), 2012.
Racconto ‘L’amore si impara’ (Premio letterario nazionale Bukowski) presente nell’antologia ‘Bukowski. Inediti di ordinaria follia’ edita da Giovane Holden edizioni;

Prossima pubblicazione una raccolta di racconti nella collana Battitore libero della Giovane Holden edizioni.[/i]

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