Aquilano di 21 anni morto all’estero

19 novembre 2014 | 10:14
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Aquilano di 21 anni morto all’estero

Un giovane aquilano di 21 anni, Francesco Leccese, sarebbe morto a Birmingham, in Inghilterra, dove viveva da qualche tempo. L’attendibilità della notizia è stata confermata dalle forze dell’ordine aquilane.

Il 21enne era originario della frazione aquilana di Gignano.

Era arrivato in Inghilterra ad agosto di quest’anno e dai primi di novembre era stato assunto a tempo indeterminato come croupier nel casinò della città inglese.

Al momento non sono note notizie certe circa il tragico evento. Tra le cause della morte si fa largo l’ipotesi dell’omicidio, da quanto si è appreso avvenuto per accoltellamento. La Polizia locale, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa, avrebbe infatti fermato un connazionale coinquilino del giovane insieme ad altri italiani.

La Questura dell’Aquila è in contatto con la Polizia inglese, ma mantiene il più stretto riserbo. Non è chiaro se sia morto ieri oppure l’altro ieri e, conseguentemente, non sono conosciute le motivazioni. Comunque le indagini sono in pieno svolgimento.

I genitori sono partiti e arriveranno in Inghilterra nel primo pomeriggio. Il giovane all’Aquila era molto conosciuto, viene descritto come un bravo ragazzo. «Era un ragazzo socievole, impegnato in parrocchia, si faceva ben volere da tutti» ricorda il parroco di Gignano, frazione dell’Aquila in cui il giovane viveva con la famiglia, don Bruno Tarantino.

La notizia della tragica scomparsa è stata confermata, attraverso un post sulla propria pagina Facebook anche dal sacerdote, Juan De Dios Vanegas, che annuncia per questa sera, nella tendo-chiesa di Gignano, «una eucaristia per Francesco e per la sua famiglia» alle ore 19.

«Oggi è un giorno di grande dolore per una comunità come quella di Gignano, per parenti e amici della famiglia Leccese Ligas per la morte di Francesco Leccese – scrive il sacerdote – un giorno di grande dolore, e di tanti, perchè senza risposta. Ho avuto la fortuna di conoscere Francesco e di sentire le sue risate, la sua ironia, il modo come gli piaceva prendermi in giro attraverso le sue imitazioni. Non ho nessuna risposta alle tante domande che nascono spontanee, ma l’unica cosa che posso fare è pregare» per i genitori che «dovranno affrontare un qualcosa che è irrazionale agli occhi degli uomini, dover vivere la morte di un figlio». «Prego per tutti quelli che oggi rimarranno nell’incertezza di fronte all’esperienza che prima o poi vivremo tutti: la morte – aggiunge il parroco – Un abbraccio al grande Francesco e un ti voglio bene, ti porterò sempre nel mio cuore. Adesso ti chiedo di aiutarci a vivere questa esperienza di dolore con grande speranza, anche se non la capiamo. Dio ti tenga nella sua gloria. Un bacio. Vi invito questa sera alle ore 19,00 a celebrare la eucaristia per francesco e per la sua famiglia a gignano nella tendo chiesa».