Notte di trapianti al San Salvatore

24 novembre 2014 | 15:35
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Notte di trapianti al San Salvatore

All’una di domenica notte l’équipe chirurgica dell’ospedale aquilano San Salvatore ha raggiunto Pozzilli, nel Frusinate, prelevato i reni, tornata all’Aquila lottando contro le lancette dell’orologio, ed ha effettuato il trapianto degli organi, ‘regalando’ una nuova vita a due giovani di Avezzano e Teramo: una frenetica mobilitazione che si è conclusa, dopo circa 20 ore, domenica sera.

«Un’altra operazione impeccabile, per velocità, efficienza e sincronia – commenta la Asl dell’Aquila in una nota – da ascrivere al merito del centro trapianti di rene, diretto dal professore Antonio Famulari, grazie al fondamentale lavoro del coordinamento regionale, diretto dalla dottoressa Daniela Maccarone, che ha mobilitato 30 operatori dell’ospedale dell’Aquila e numerosi servizi».

In virtù della generosità dei familiari di un giovane di 32 anni, morto sabato pomeriggio alla Rianimazione dell’istituto Pozzilli, in provincia di Frosinone, sono stati donati reni, cornea, polmoni e fegato. I reni sono stati trapiantati all’ospedale dell’Aquila a due persone ultratrentenni di Avezzano e Teramo, mentre le cornee sono state messe a disposizione della Banca degli occhi del presidio aquilano. Fegato e polmoni, invece, sono stati prelevati a Pozzilli da due équipe di Milano e una di Palermo – grazie alle informazioni immesse nel circuito nazionale dal centro regionale di coordinamento dell’Aquila, collegato in rete con tutti gli ospedali italiani – e trapiantati appunto in Lombardia e Sicilia.

«Tre équipe contattate e messe in moto dall’Aquila – sottolinea la Asl – vero ‘motore’ della notte in cui ha brillato la generosità della famiglia del giovane donatore, valorizzata, poi, dal lavoro collettivo e in sincrono dei servizi dell’ospedale».

«In realtà – precisa la Asl – il week end di lavoro e impegno, per L’Aquila, era cominciato già sabato pomeriggio quando, da Pozzilli, è arrivato l’ok sugli accertamenti di legge necessari per procedere al prelievo di organi. Da quel momento sono stati compiuti tutti i delicati passaggi che preludono al prelievo di organi e cioè idoneità del donatore (mancanza di malattie e così via), adeguato gruppo sanguigno, tempo di inserimento nelle liste per i trapianti e verifica della compatibilità genetica tra donatore e destinatario dell’organo, eseguita dal laboratorio di tipizzazione tissutale di L’Aquila. Tutte operazioni che devono essere effettuate velocemente e senza sbagliare perché i tempi di esecuzione del trapianti sono rigorosi e vanno compiuti entro un certo numero di ore».

«E’ stato come al solito – dichiara la dottoressa Maccarone – un lavoro collettivo del nostro ospedale che, quando scatta l’allerta-trapianto, deve attivare un apparato multidisciplinare in tempi molto stretti e agire con rapidità e con l’esigenza incalzante dell’orologio. Detto questo, vogliamo esprimere il più sentito ringraziamento ai familiari del ragazzo deceduto che hanno consentito, con un gesto di profonda sensibilità e altruismo, di salvare diverse vite».

Il Centro Trapianti dell’Aquila, in oltre 10 anni di attività, ha ormai superato il ragguardevole traguardo dei 450 trapianti di rene.