
di Maria Filieri
Gli studenti che frequentano l’Accademia a L’Aquila iniziano le lezioni a novembre di ogni anno accademico, ma sono costretti a cercare le stanze in affitto insieme agli studenti delle altre facoltà a partire da settembre, per non rimanere penalizzati.
Quest’anno il corso di restauro dell’Accademia sta creando svariati problemi a più di 80 studenti che, nonostante abbiano versato 1.800 euro di iscrizione e abbiano potuto consatatare i dettagli del corso on line, ancora non sono in grado di seguire le lezioni.
Dall’inizio di novembre le informazioni che escono dalla stessa segreteria degli studenti sono contraddittorie, un giorno sollecitano gli studenti a cambiare città, il giorno dopo li rassicurano che i corsi inizieranno.
Abbiamo provato a contattare la direzione tante, troppe volte prima di trattare questo delicato tema, non riuscendo ad avere una posizione ufficiale da parte della direzione dell’Accademia, siamo stati costretti a dar voce agli studenti che si sono rivolti al Capoluogo.
80 ragazzi che sono in procinto di lasciare L’Aquila per Bologna o Roma.
Ottanta famiglie che devono correre a cercare una nuova sistemazione per i figli e, 80 stanze prese in affitto a L’Aquila che saranno lasciate con i due mesi di preavviso che il contratto prevede.
Molti proprietari di appartamenti aquilani hanno scritto in redazione denunciando questa situazione.
Una piccola economia di scala che salta.
Il crollo della iscrizioni all’Università e la crisi economica dovrebbero portare la nostra tramortita città a combattere per difendere 80 ragazzi che ci hanno scelto per vivere 5 anni della loro vita, per spendere, investire e muovere la NOSTRA devastata economia.
Invece come sempre in questa città, il silenzio regna sovrano, Immota manet sempre… anche quando ci vengono scippati senza motivo e senza una programmazione specifica un corso di laurea con i suoi 80 studenti.