‘A bboni cunti’, il libro sulle vive storie di paese

1 dicembre 2014 | 11:02
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‘A bboni cunti’, il libro sulle vive storie di paese

Quando un paese si sveste della sua natura grigia e sconsolata e diventa oggetto di brio, divertimento e genuina naturalezza nel vivere ridendo. Mercoledì 28 novembre, è stato presentato nella chiesa parrocchiale della Madonna della Neve in Barano di Tornimparte (evento curato dell’Associazione culturale Acqua Viva), il libro [i]“a bboni cunti”[/i]; scritto da Arnaldo De Paolis, il libro racconta le storie e le avventure – disavventure di personaggi nati, cresciuti e, come si dice a Barano “pasciuti” in questo paese, l’autore racconta le storie di queste persone in maniera ironica, a volte scherza ridendo delle loro avventure, prendendoli bonariamente quasi in giro, usando spesso i soprannomi (nomignoli) con i quali, quasi tutti gli abitanti (vecchi e nuovi) di questo paesotto sono stati ribattezzati dagli altri compaesani.

«Erano proprio le difficoltà esistenziali, soprattutto economiche, che imponevano il ricorso alla scaltrezza, alla battuta pronta e salace, a mettere alla berlina i comportamenti meno efficaci nelle piccole battaglie combattute per strappare la vita. In questo senso la presa in giro da una parte e l’esaltazione delle soluzioni intelligenti dall’altra, diventavano un mezzo indispensabile per crescere senza troppi problemi e per educare le nuove generazioni».

Arnaldo De Paolis e’ nato a Barano di Tornimparte (AQ) il 27 Febbraio 1946, si e’ laureato in Lettere Moderne alla Sapienza di Roma, con una tesi su Benjamin Constant, ha insegnato negli Istituti Superiori, prima ad Omegna (VB), poi a L’Aquila, nell’ITC “L. Rendina”. Sin dai tempi dell’universita’ si e’ interessato a fatti, personaggi, storie del suo paese, scrivendo sul giornalino “La Voce dei Giovani”.

Nel 2013 ha collaborato allo svolgimento di una ricerca sulle tradizioni e sulla storia di Barano, che e’ andata alla stampa con il titolo “La festa della Madonna della Neve-Storia e Tradizioni di una comunità”.

Noi Baranesi, ringraziamo Arnaldo De Paolis, per l’affetto dimostrato verso il paese, spingendolo a scrivere ancora storie e avventure di noi “poveri” paesani, consapevoli che in questo modo le nostre “gesta” saranno tramandate ai nostri figli.

N.B. I proventi del libro (offerta libera) saranno utilizzati a beneficio del paese. (F.C.)