Legge Stabilità: Governo taglia e cuci, ma non per il Cratere

1 dicembre 2014 | 14:31
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Legge Stabilità: Governo taglia e cuci, ma non per il Cratere

Il Governo Renzi taglierà 1 miliardo di euro ai Comuni italiani ma per il “cratere” del terremoto del 6 aprile 2009 la stangata sarà abbattuta del 50%.

È una delle novità contenute nella Legge di Stabilità passata alla Camera dei Deputati e attesa alla definitiva ratifica del Senato.

L’annuncio, in un incontro con la stampa, dai parlamentari abruzzesi del Partito Democratico Antonio Castricone, deputato, e Stefania Pezzopane, senatrice. Con loro il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli.

«Il governo ha fissato il taglio di trasferimenti alle amministrazioni – ha ricordato Castricone – per il cratere questo taglio sarà ridotto del 50%, così come per gli altri Comuni terremotati, quelli dell’Emilia Romagna. Un risultato portato a casa con Paolo Tancredi, del Nuovo Centro Destra, relatore della legge di bilancio«. Castricone ha ricordato come la Legge di Stabilità sia “una coperta corta”. È difficile – ha aggiunto – trovare i fondi».

«Ma anche inaspettatamente, perché nessuno auspicava quella dimensione, siamo riusciti a inserire un finanziamento importantissimo che darà una svolta definitiva alla ricostruzione post-sisma dell’Aquila da 6 miliardi complessivi nei vari anni». Tra le altre novità, c’è «il credito di imposta, grazie a un emendamento le imprese che ne hanno beneficiato tra il 2007 e il 2013 ora potranno avere certezza delle agevolazioni».

«Nel regime de minimis, poi, potranno accedere ad altri finanziamenti in annualità diverse. Senza questa norma avrebbero rischiato di non averlo o solo dopo lungo contenzioso con lo Stato».

La senatrice Pezzopane ha poi spiegato: «A palazzo Madama riproveremo a presentare le questioni che non sono passate alla Camera. Tre le direzioni: il personale per la ricostruzione, la riorganizzazione della filiera delle macerie, le procedure di trasparenza sulla ricostruzione privata come la white list per le aziende».

Sul primo punto la senatrice ha aggiunto: «Su questo il lavoro di Castricone può essere utile a me per il convincimento della Ragioneria generale, politicamente sono tutti d’accordo: l’1% del fondo per la ricostruzione si dovrà utilizzare dentro e fuori cratere per tutte le esigenze di personale».

«DA PD BATTAGLIA SU SOTTOSEGRETARIO» – «Battaglia politica» del Pd per un sottosegretario abruzzese alla Ricostruzione nel Governo Renzi. L’ha annunciata il deputato abruzzese Antonio Castricone, a margine della conferenza stampa per presentare le novità per l’Abruzzo contenute nella Legge di Stabilità passata alla Camera, «affinché – ha detto – ci sia anche quell’affetto, quell’amore, quella passione vera di chi il problema della ricostruzione post-sisma lo vive sulla propria pelle».

«La questione principale dell’Abruzzo – ha ricordato Castricone – riguarda L’Aquila e i Comuni del cratere. Rispetto a questo, più che un biglietto da visita o una medaglia da appendersi, chiediamo di avere un ruolo con un esponente abruzzese, al di là di chi sarà, per poter stare nei luoghi in cui verranno prese le decisioni. Vogliamo che queste ingenti risorse siano utilizzate nel modo migliore possibile e nella maniera più rapida».

Proprio Castricone, con la senatrice Stefania Pezzopane, era stato tra i nomi accreditati di una nomina dopo l’uscita dall’esecutivo di Giovanni Legnini che, prima di essere eletto alla vice presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, era l’unico esponente abruzzese nel Governo Renzi. Al suo posto è stata nominata la piacentina Paola De Micheli, ma senza delega specifica alla Ricostruzione.