
«Dopo le nostre azioni, iniziate circa un mese fa, sulla situazione dell’asilo occupato di viale Duca degli Abruzzi, l’amministrazione si era impegnata perché l’illecito non perdurasse e perché ci fosse una vigilanza sugli eventi più “a rischio”». Così si esprime in una nota il presidente del Club Forza Silvio ‘Giuseppe Ungaretti’ di L’Aquila, Roberto Jr Silveri a seguito delle ultime news.
«Tramite la nostra azione di vigilanza su internet, abbiamo notato che l’”asilo occupato” ha intenzione, nelle date dell’11 e del 13 dicembre, di riproporre sfacciatamente alcuni eventi che erano stati precedentemente bloccati dalla semplice attenzione del pubblico, delle forze dell’ordine e delle istituzioni. Tali eventi furono e sono contestati perché sono la riproposizione di situazioni che, in passato, sono state vivaio di illegalità».
«Forse i promotori di questi eventi – continua Silveri – vogliono negare che si sono tenuti in occasioni simili dei veri e propri “Rave party”?»
«Per questo motivo questa mattina abbiamo segnalato gli “eventi” alle forze dell’ordine offrendo loro la massima collaborazione e seguendo ogni direttiva dettata.
Approfittiamo della presente per chiedere al sindaco Onorevole Massimo Cialente di vigilare, come si era personalmente impegnato a fare, sulle attività che si svolgono all’interno della struttura, senza tollerare nessun tipo di attività illecite e provvedendo a sgomberare l’edificio da coloro che, in maniera recidiva, lo utilizzano per scopi illegali».
«Ci teniamo a ricordare che questa battaglia non la stiamo combattendo da soli: abbiamo grande supporto dalla cittadinanza e dalle istituzioni. Oltre agli impegni per la riqualificazione dello stabile presi dal Sindaco e dalla giunta comunale, abbiamo l’impegno, da parte di Guido Quintino Liris, della convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla sicurezza.
Per concludere, invitiamo le associazioni, presenti all'”asilo occupato” per necessità e non per scelta, e che spesso svolgono significative attività di promozione sociale, a prendere formalmente le distanze dall’organizzazione di queste attività, il cui dubbio di legalità è concreto e persistente».
«Oltre ad aspettare una chiara presa di posizione – conclude Silveri – da parte del sindaco, chiediamo ai nostri interlocutori di porgere risposta non come “l’asilo occupato”, ma di permettere a noi e alla cittadinanza di dare nomi e volti a chi si erge a difensore di illiceità, illegalità e reato».