Confindustria Chieti-Pescara: nascita di un colosso

9 dicembre 2014 | 18:17
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Confindustria Chieti-Pescara: nascita di un colosso

L’atto di fusione per incorporazione dell’Unione industriali di Pescara nell’associazione degli industriali di Chieti, sottoscritto dinanzi al notaio Antonio Mastroberardino dai due presidenti, Enrico Marramiero (Pescara) e Paolo Primavera (Chieti) ha portato alla nascita di Confindustria Chieti Pescara, un ‘colosso’ che riunisce circa mille imprese, rappresenta il 65% del Pil abruzzese e copre un territorio di oltre mezzo milione di abitanti.

L’evento, definito un passaggio storico, si è svolto nella sede del centro espositivo della Camera di commercio di Chieti, nel cuore dell’area metropolitana: grande assente il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, annunciato e atteso, criticato da Primavera e Marramiero per un’assenza ‘ingiustificata’.

Nel suo intervento Primavera ha parlato, a proposito della nuova Confindustria Chieti Pescara, di «un’azione fortemente voluta dagli imprenditori di campanilismo da azzerare, di un matrimonio che porterà efficienza in termini di bilancio, di servizi alle imprese e di innovazione, di segnale degli imprenditori alle istituzioni affinché si guardi tutti insieme a nuovi obiettivi. Guardiamo solo avanti a chi ci porta progetti e programmi di riforma – ha detto ancora Primavera – e non interessi di bottega e piccoli campanilismi: Chieti Pescara vuol essere la locomotiva di questa regione».

Per Marramiero «la parola d’ordine è cambiamento e noi dobbiamo essere gli artefici del cambiamento. Si cambia – ha spiegato – attraverso l’innovazione, l’internazionaliazzazione e l’accesso al credito» ed a proposito di banche Marramiero, esprimendo preoccupazioni per le sorti di Carichieti, che è commissariata, ha evidenziato come oramai da una parte ci siano le banche di credito cooperativo e dall’altra i grandi gruppi.

«Viene meno – ha sottolineato – la banca tradizionale, fondamentale per lo sviluppo delle piccole e medie aziende». Secondo Marramiero «l’area metropolitana Chieti Pescara può essere la porta dei Balcani e in ottica europea bisogna perseguire l’obiettivo di un’unica municipalità».

Primavera e Marramiero hanno firmato davanti al notaio Antonio Mastroberardino. La sede legale sarà in Via Raiale a Pescara e resteranno attive le sedi di Vasto e Mozzagrogna, nonché la rappresentanza a Penne nell’Area Vestina.

Confindustria Chieti-Pescara aggregherà i servizi e le strutture di due Associazioni che insieme rappresentano un migliaio di imprese per circa 50.000 dipendenti, di grandi, medie e piccole dimensioni appartenenti a tutti i settori produttivi: dall’Agroalimentare alla Chimica – Farmaceutica – Gomma – Plastica – Cartario – Vetro, alla Governance, alla Sanità, Legno e Varie, Ambiente, Ance e Laterizi, Energia, Meccatronica, Servizi Innovativi, Trasporti e Logistica, Turismo, Sistema Moda. Gli imprenditori hanno approvato anche il nuovo organigramma che vede alla guida di Confindustria Chieti Pescara come Direttore Generale Luigi Di Giosaffatte, già Direttore di Confindustria Pescara, e come Condirettore Fabrizio Citriniti, già Direttore di Confindustria Chieti.