
Il Consiglio comunale di Avezzano interviene con forza sull’intricata vicenda del Museo del Cibo, approvando all’unanimità un articolato documento che ripercorre la vicenda e punta il dito contro i vertici del Patto Territoriale Marsica che «hanno assunto decisioni – si legge nel documento approvato – assolutamente rilevanti, tali da mutare radicalmente l’indirizzo politico dell’accordo di programma e del collegato piano di azione, pure con rilevanti impatti sul profilo gestionale, essendo certi i costi delle modifiche apportate ed incerti i ricavi». «Le gravissime decisioni del consiglio direttivo del Patto – si legge ancora – sono state assunte in totale solitudine, seguendo logiche particolaristiche e non oggettive, senza alcun doveroso coinvolgimento né del Comune capofila, Avezzano, né dei Sindaci soci, che si trovano ora nell’incresciosa situazione di aver approvato (in data 18.12) un avanzato Progetto Cibus/Cibio, situato presso il Crab e collegato all’incubatore d’impresa, che poco ha da spartire con l’attuale Progetto che il Patto si appresta ad inviare al Ministero per acquisire l’erogazione finanziaria, una sorta di struttura fieristica e di ristorazione insediata nel nucleo industriale di Carsoli».
«Sia ben chiaro – osserva il Vice Sindaco Boccia – che non abbiamo nulla contro il Comune di Carsoli, ma il Consiglio comunale di Avezzano non poteva non rilevare i maldestri comportamenti del consiglio direttivo del Patto territoriale che, nei fatti, hanno portato allo snaturamento del Museo del cibo che, nelle originarie linee guida approvate dai soci in data 18.12.2013, avrebbe assunto, grazie all’apporto del know-how del Crab nonché delle Università di Teramo e L’Aquila, un profilo di incubatore di imprese al servizio della filiera agroalimentare».
«I sindaci della Marsica, in sede di Adunanza del 26.11.2014 – si legge nel documento oggi approvato in Consiglio comunale – hanno condiviso il disappunto, l’amarezza e lo sconcerto derivante dai comportamenti temerari del consiglio direttivo del Patto, non riconoscendosi più, per la maggior parte di loro, in un accordo di programma così maldestramente modificato all’insaputa di tutti o quasi».
«Come può un ente strumentale qual è il Patto territoriale – ha osservato a tale proposito Boccia nel suo intervento in Consiglio – decidere di cambiare radicalmente un progetto approvato dai soci, senza coinvolgere né il Comune capofila, Avezzano, né molti altri comuni della Marsica. E’ una cosa incredibile, assurda ed al limite della pagliacciata».
Constatato pertanto che il progetto presentato attualmente dal Patto Territoriale Marsica è «notevolmente difforme sia dall’indirizzo politico deliberato il 18.12.2013, sia dall’elaborato prodotto in sede di concertazione», il Consiglio comunale di Avezzano «manifestata la sentita esigenza di mettere in campo ogni possibile azione per non disperdere il finanziamento già acquisito» ha dato un ampio mandato alla Giunta comunale affinché si attivi «d’intesa con la Regione – si legge ancora nel documento – a mettere in campo ogni possibile iniziativa finalizzata a realizzare in tempi brevissimi una rimodulazione dell’attuale Progetto, con il sostegno di una commissione tecnica che possa essere d’ausilio nel riportare il Progetto Cibus/Cibio allo spirito delle origini, nel rispetto dell’indirizzo dei Comuni soci e degli indirizzi dettati dalla Delibera di Consiglio comunale del Comune di Avezzano (30.7.2014), del ruolo del Crab, delle Università coinvolte nonché delle linee programmatiche regionali sulla filiera agroalimentare».
Il presidente del consiglio comunale, Domenico Di Berardino, ha infine dichiarato: «In definitiva i consiglieri comunali di Avezzano chiedono alla Regione Abruzzo di intervenire e di riportare alle origine le decisioni prese dall’assemblea del Patto il 18 dicembre 2013, in cui il progetto era stato concertato e approvato da tutte le amministrazioni marsicane».
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