
«Non ci muoviamo da qui finché il governatore Luciano D’Alfonso non ci incontra e non ci dà pubblicamente delle garanzie rispetto alle nostre richieste».
Non mollano i disabili del Movimento Vita Indipendente Abruzzo che da tre giorni sono incatenati nella sede della Regione, a Pescara, per chiedere l’adeguato finanziamento della legge 57 sulla Vita indipendente.
Non è bastato l’impegno dell’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, che già lunedì sera aveva consegnato ai manifestanti un documento, e non è bastata neppure la risoluzione approvata ieri dal Consiglio regionale.
«Purtroppo, memori della beffa operata due ani fa dalla passata Giunta, identica nei modi e nelle procedure – dicono i manifestanti – ci vediamo costretti, affinché la risoluzione sia credibile, a richiedere una dichiarazione pubblica di D’Alfonso».
Oltre ai contenuti della risoluzione, il movimento Vita Indipendente chiede l’aggiunta di due punti: «che entro aprile 2015 siano espletate tutte le pratiche burocratiche per la formulazione della graduatoria per l’assegnazione dei progetti e che il fondo abbia un incremento del 20% annuo fino al raggiungimento di una somma adeguata».
Fino a che non avranno ottenuto quanto richiesto i manifestanti continueranno a presidiare la Regione. Per la seconda notte, i rappresentanti del movimento – quattro persone con gravi problemi di disabilità – hanno dormito sulle carrozzelle nella struttura di viale Bovio, assistiti dai volontari della Croce Rossa e della Misericordia.