
di Valter Marcone
Sogno in segreto
di mangiare nel bagno un sapone
cremoso
e di baciare ombre grandi
come mammelle
prese di nascosto al grigio perla
dei muri ora di seta della città.
E così che farei pubblicità alle metafore
d’una storia futura minacciata dalla fine
della città avvenuta.
Per cercare gli gnomi nel mondo
dei libri per bambini
è utile sognare una notte popolata
di stelle
anche se poi vedo solo
un angelo della solitudine
con le mani di bimbo
seduto a cavalcioni di un architrave
crollata nella grande navata.
Sfiora con le grandi ali
di piume di gallina
da lassù un tendone-fondale
tra le teste di cartapesta
e le fontane di gesso.
Ed è una pennellata divina,
quella che creò l’affresco del mondo,
che ha scarso successo ora nel ricreare
la città. La città che dentro e fuori
è tutta uguale. Uguale dentro e fuori
malgrado la pubblicità.
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