Università e città: il Pd Aq crea il binomio perfetto

17 dicembre 2014 | 16:06
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Università e città: il Pd Aq crea il binomio perfetto

«E’ entrato nel vivo il percorso di elaborazione delle proposte per l’ateneo aquilano, di cui il Partito Democratico cittadino si è fatto promotore». Questo il commento a caldo di segretario cittadino del Pd aquilano, Stefano Albano, a seguito delle ultime novità.

«Ieri c’è stato un primo incontro con le rappresentanze delle associazioni studentesche. Un incontro proficuo e stimolante, a cui ne seguiranno altri con tutti gli attori coinvolti: dalla rettrice fino alle associazioni, alle istituzioni e alle realtà culturali, produttive e sociali».

«Il Pd – continua Albano – considera strategico il rilancio della nostra Università, strategica sarebbe in particolare una maggiore e più efficiente integrazione con il tessuto cittadino al fine di rendere L’Aquila una vera città universitaria, dotata di tutti i servizi e le prospettive di lavoro e di formazione. Il nostro ateneo deve essere un attrattore di studenti. E’ un percorso tanto più necessario alla luce della reintroduzione delle tasse, che ci impongono di trovare un modello che abbia un alto profilo qualitativo, e di un preoccupante aumento del pendolarismo universitario».

«Il Consiglio comunale di domani è un altro passaggio fondamentale. Il Pd l’ha promosso come primo momento di attenzione istituzionale alla questione dell’Università: dal Consiglio comunale, e in parallelo dal percorso politico di ascolto della città, puntiamo a raccogliere e mettere a punto un pacchetto di proposte che collochino finalmente la politica per il nostro ateneo sul binario di una maggiore consapevolezza e valorizzazione delle potenzialità. Alcune idee le abbiamo già messe a punto, e sono naturalmente aperte al perfezionamento e all’integrazione».

«Siamo convinti che la Città e l’Università debbano lavorare assieme, e trovare assieme una strada per uno sviluppo solido e duraturo. Spesso questo in passato non è avvenuto, e ci siamo trovati a perdere molte possibilità di crescita. Il tempo dello spreco delle occasioni è finito», questa la conclusione.