
di Valter Marcone
Un presepe con il bambinello
sul piano della credenza in sala,
gli fa pubblicità una stella cometa.
Sognando dolci, pizzette, gelati
regali, giocattoli e vini effervescenti,
qualcosa insomma che fa star bene
per non avere solitudine e tristezza.
Così è arrivato il Natale
di nostro Signore Gesù Cristo.
Per fondale poi un cielo di carta stellata
pieno di altre storie
separate da quelle del mondo.
Che cosà può dunque succedere
questa sera di dicembre
-un mercoledì di dicembre –
sui campi laggiù tra gli sbuffi
di nebbia: che cosa può succedere?
Meno che niente lo so
se è solo Natale; molto di più
se è invece quella storia
che ti è venuta a trovare
e si è mescolata alla tua,
ha aggiunto giorni,
gesti che non tornano,
un antico sogno,
una parola mai detta.
Così è venuto Natale
e ha cambiato la canzone del carillon
quella musica ostaggio
della corda di un carillon
ha liberato anche il Natale,
quello che è venuto
in un’apparente messa in scena
di natività
nel presepe con il bambinello
sul piano della credenza in sala
in sala da pranzo.
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