L’Aquila delle gru background di ‘Piccola Sole Triste’

29 dicembre 2014 | 17:18
Share0
L’Aquila delle gru background di ‘Piccola Sole Triste’

di Gioia Chiostri

L’Aquila delle gru diventa il palcoscenico sfilacciato del videoclip milanese sull’Indipendenza rincorsa a prese di posizione sonore. Troppi occhi spalancati sul Terremoto. Troppe ali spiegate, cuori solidali, canzoni dedicate, parole scritte e recitate. Ma, soprattutto, troppi sguardi indiscreti, scontati, irriducibilmente e banalmente distaccati. Gli aquilani, ancora per la maggior parte in pieno letargo da una vita lasciata normalmente felice a metà, ogni giorno si scontrano con attenzioni mediatiche. Polemiche, denunce, arresti, trattative. Fango, denaro, spazzatura da talk show. Da Milano, però, giunge un’attenzione nuova, una di quelle che non si dimenticano facilmente. Una sorta di carezza silenziosa, che sa di sguardo esterno vigile e intramontabile.

{{*ExtraImg_228197_ArtImgRight_500x335_}}Paolo Santamaria, un giovane 24enne originario di Avezzano, appassionato di cinema e diplomando presso la Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia ha firmato la regia di un videoclip di spessore, dove la protagonista, al di là della canzone, delle parole e delle opinioni cantate, sembra essere proprio lei, L’Aquila delle gru.

{{*ExtraImg_228195_ArtImgCenter_495x500_}}La band del Nord Italia, la visionaria ed ecletticamente poeta dell’urbanità insensibile di adesso ‘L’Officina della Camomilla’, molto nota in area meneghina, ha gettato l’amo dell’attenzione proprio al capoluogo d’Abruzzo, divenuto lo sfondo reale del loro nuovo singolo intitolato ‘Piccola Sole Triste’. In vortici di frasi e anelli di parole, spuntano le immagini riprese dall’alto, rapite con l’arte della telecamera, in maniera attenta e generosa, di una città sventrata. Paolo Santamaria è stato scelto come regista del progetto, in quanto membro della realtà giovanile di supporto visivo a emergenti talenti musicali ed artistici [url”Muse-x.com”]http://www.muse-x.com/[/url] (una sorta di vetrina sul mondo e nel mondo offerta a giovani geni culturali). Si è ritrovato a dover realizzare il video proprio con una materia prima da lui assai conosciuta, quella appartenente ad una delle sue città madri. Le immagini, a volte, raccontano più delle parole. Da dove nasce la collaborazione con ‘L’Officina della Camomilla’? «Il mio incontro con i ragazzi dell’ Offa (così si abbrevia in amicizia) – racconta Paolo a IlCapoluogo.it – è avvenuto in seguito alla nascita di una bella amicizia con Matteo Romagnoli di Garrincha Dischi, un’etichetta discografica bolognese e, a mio avviso, una delle più interessanti nel panorama indipendente italiano odierno. Dopo aver realizzato alcuni lavori per altre band loro cugine, fra cui ‘Lo Stato Sociale’ e ‘La Rappresentante di Lista’, mi è stata affidata la regia del videoclip lancio del nuovo album ‘SeNonTiPiaceFaLoStesso2’». Una collaborazione oltremodo interessante, densa, che ha portato alla genesi di un prodotto musicale che risveglia, per così dire, un’immagine di L’Aquila dimenticata, quella di città bella, solare e artistica.

Il video si apre con un paesaggio imbevuto di tranquillità. Le immagini portano a scorrere disinibitamente lungo i profili naturali di luoghi cari e suggestivi. Poi, avviene il passaggio su L’Aquila e i suoi orizzonti, composti ora da alte gru metalliche, ‘mostri’ svettanti sulla città ancora in lenta ricostruzione. «Il rapporto e l’antitesi – spiega ancora Paolo – che spesso derivano dall’accostare il paesaggio naturale all’urbano, sono da sempre tematiche a me molto care. Dalle conversazioni avute con Francesco de Leo (cantante e autore dei brani dell’Offa) risultavano essere argomenti vicini anche a quest’ultimo, trasferitosi in adolescenza a Milano dall’assai più verde Liguria. Amo, inoltre, leggere i commenti riguardo ogni prodotto che viene pubblicato online e, in questa circostanza, mi è piaciuto molto questo: ‘Le gru di una bellissima città’. La sintesi, a mio avviso, risulta essere molto appropriata, quasi da ‘aiku’ in un certo senso; di certo, la vera natura di questa città, oggi ferita, è rappresentata anche dall’insieme delle gru che, come nuova flora post apocalittica, svettano sopra i tetti delle abitazioni vuote».

«Io, personalmente, – dice ancora Paolo – non sono stato propriamente uno studente universitario di L’Aquila città poiché la scuola che ho frequentato per tre anni, ovvero la Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia (che da qualche anno possiede anche una sede d’Abruzzo proprio a L’Aquila Ndr.), non può essere definita un vero e proprio polo accademico. Tuttavia, L’Aquila rappresenta un fulcro importante in questa fase della mia vita, una tappa fondamentale divenuta, nella sofferenza e nel caos generali, fonte di insegnamento e di ispirazione. Un monito continuo a cercare sempre la verità nelle situazioni scavando in profondità».

Nel testo della canzone, si cita una giovane donna che non soffoca la propria idea di indipendenza, eppure nel video l’unica donna che s’intravvede è la città aquilana ferita. «Ogni testo di Francesco – aggiunge Paolo – ha il potere di restare impresso nella mente attraverso le immagini che la sua retorica esuberante riesce a creare. Anche in [i]‘Piccola Sole Triste’[/i], ad esempio, sono molte le suggestioni che, chiudendo gli occhi, possono nascere spontanee, quindi credo sia anche facile trovare poi assonanze e similitudini con ciò che si può vedere aprendoli. L’essere didascalici, troppo spesso, non aiuta; ad ogni modo, ritengo che la

città di L’Aquila abbia una sua forte identità ed un gran desiderio di ottenerne il controllo. Per quanto concerne, invece, la realizzazione del video – afferma il regista – l’idea di fondo era quella di raccontare il viaggio onirico del protagonista che fugge dalla città, sorvolando cime boscose. La fortuna di avere tecnologie di ripresa aerea sempre più accessibili ha permesso la realizzazione del tutto. Inoltre, nell’ideazione del video, inizialmente si pensava a Torino come location per il setting urbano. In seguito, la scelta è ricaduta su L’Aquila perché è risultata essere, alla fine, il panorama urbano atipico che più poteva far ragionare sul legame profondo, viscerale, tra uomo e natura».

{{*ExtraImg_228196_ArtImgRight_333x500_}}Nella scena finale, la ‘voce’ del gruppo s’affaccia sul ventre di L’Aquila. Ha un qualche significato particolare? «Si teorizza – risponde infine – che l’arte del montaggio (filmico) sia una capacità che deriva dall’esperienza diretta del sogno. Invece, se si considera la fase di veglia, laddove i sensi sono tutti ben attivi, si può paragonare questa ad un lunghissimo piano sequenza cinematografico, dove non vi sono stacchi. L’ultima inquadratura rappresenta né più né meno quanto mostra. Ho voluto specificatamente che ci fossero pochi stacchi, proprio per cercare di dare quel senso di incredulità a metà tra il sonno e la veglia. Percepire come reale ciò che reale è, non risulta mai scontato. L’Aquila appare così da quasi sei anni ma son certo che, per molti, questo sarà il primo sguardo». Uno sguardo nuovo, nudo, assaporato dopo un lungo sonno. Eccola, L’Aquila che affascina ancora. Che stride ancora le anime, con l’appeal proprio di una città che risorge, fantasticando mani al posto delle gru e occhi sognanti in luogo delle stanche occhiaie. Per una città morente, ogni giorno potrebbe essere il 1 gennaio di un nuovo anno. Le speranze viaggiano sul treno della fattività.

Il video ufficiale di ‘Piccola Sole Triste’:

Per contatti e maggiori informazioni:

Pagina FB Muse-X

[url”https://www.facebook.com/pages/Muse-X/271013883015873?fref=ts”]https://www.facebook.com/pages/Muse-X/271013883015873?fref=ts[/url]

Pagina FB L’Officina della Camomilla

[url”https://www.facebook.com/officinacamomilla?fref=ts”]https://www.facebook.com/officinacamomilla?fref=ts[/url]

Pagina FB Garrincha Dischi

[url”https://www.facebook.com/garrinchadischi?fref=ts”]https://www.facebook.com/garrinchadischi?fref=ts[/url]

[url”Torna alla Home Targatoaz.it”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=221[/url]