D’Alfonso: «100 mila posti di lavoro in 5 anni»

30 dicembre 2014 | 15:26
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D’Alfonso: «100 mila posti di lavoro in 5 anni»

«Noi dobbiamo produrre, nell’arco dei prossimi cinque anni, 100 mila occasioni di lavoro. Dobbiamo creare un umore positivo per creare occasioni di investimento e fare in modo che in Abruzzo si possa investire più facilmente che altrove. Dobbiamo essere spregiudicati contro i problemi e fare dell’Abruzzo una regione sempre più attrattiva». Lo ha detto il presidente della Regione Luciano D’Alfonso questa mattina a Pescara nel bilancio dei primi sei mesi di governo regionale della Giunta.

Alla presenza del sottosegretario alla presidenza Camillo D’Alessandro e dell’assessore al Bilancio e alla Sanità Silvio Paolucci, dell’Ambiente Mario Mazzocca, delle Politiche Agricole Dino Pepe, delle Politiche Sociali Marinella Sclocco, D’Alfonso ha detto che fra le priorità c’è la Fondo Valle Sangro: «Questa é una delle più importanti. Ci investiremo 120 milioni di euro. Contiamo di portare il bando di gara di appalto per marzo 2015. Abbiamo fissato questa area come quella principe per il trasporto su gomma destinata al trasporto industriale. Un’area importante che l’amministratore delegato Marchionne ha più volte considerato come con una viabilità insufficiente e che noi vogliamo migliorare, essendo questa l’area che produce la parte più alta del Pil regionale e su cui contiamo in maniera preponderante».

D’Alfonso ha poi posto l’accento sull’«impiego di 171 milioni euro per la depurazione delle acque e di 70 milioni per i bacini idrici».

Il presidente della Regione ha poi sottolineato la «cura dimagrante per la tecnostruttura della Regione con la riduzione del 50 per cento dei direttori della Regione che sono passati dai 14 a 7 e la creazione di un direttore generale». «Abbiamo approvato il Dpfr nei termini dopo 22 anni così come il Bilancio e nei primi mesi del nuovo anno – ha concluso il Governatore – ci dedicheremo al Piano di Rientro della Sanità».

LE PRIORITA’ PER IL FUTURO – «Forte riduzione della mobilità passiva, attraverso la riorganizzazione della rete territoriale e razionalizzazione delle prestazioni sanitarie e della diagnostica per abbattere le liste d’attesa. Entro i prossimi 120 giorni, inoltre, si procederà alla progettazione dei servizi della nuova rete della emergenza-urgenza, e, soprattutto, a dotare l’edilizia sanitaria di un pacchetto progettuale di 250 milioni di euro, cui si aggiungono 100 milioni dall’Inail». La sanità, le infrastrutture, l’abbattimento dei tempi e dei costi per le imprese interessate ad investire in Abruzzo e il disboscamento legislativo con il varo di una nuova legge elettorale sono le priorità che il presidente della Giunta regionale ha indicato nel corso della conferenza stampa di questa mattina.

Nei prossimi mesi nascerà la società unica dei servizi alle imprese e un’Authotity portuale che «si ponga in allineamento con quelle preesistenti di Ancona e di Civitavecchia».

{{*ExtraImg_228280_ArtImgRight_300x200_}}Una corposa attività sarà, quindi, rivolta, come ha specificato lo stesso presidente, al «disboscamento legislativo» e al governo dei 36 mila contenziosi esistenti. Con la nuova legge elettorale «fatta all’inizio e non quando il tacchino non vorrà misurarsi con la sua pentola» si procederà ad introdurre alcune novità, come quella della fiducia, e a sistemi che riequilibrino le competenze del Consiglio e della Giunta, allo scopo di «evitare atteggiamenti ostruzionistici, spesso causa dello stock di debito che negli anni è arrivato fino a tre miliardi di euro».

Un corposo finanziamento di cinque milioni di euro, ma la cifra è ancora soggetta alle decisioni legate al personale delle Province, finanzierà gli Erasmus e nuova sorte conoscerà il patrimonio immobiliare della Regione che sarà «scongelato». Ville, stabilimenti balneari, centinaia di ettari di terreno e altro sarà offerto in comodato non oneroso per le società e per l’economia abruzzesi.

Particolare attenzione sarà posta al taglio delle spese superflue, tra queste «le 60 sedi decentrate e periferiche della Regione». Giro di vite anche per gli «ottimi» indiscriminati ai dirigenti per ottenere graduazioni e misurazioni più realistiche delle valutazioni del loro operato.

«Il nostro lascito migliore – ha puntualizzato il Presidente – sarà ristabilire la procedura amministrativa di qualità, con la certificazione del [i]curriculum vitae[/i] della Regione, cioè la conoscenza immediatamente ottenibile dell’Ente a partire dalle dotazioni contabili, dei contenziosi, dei progetti in atto e pregressi».

{{*ExtraImg_228281_ArtImgRight_300x200_}}Il Presidente, nel corso della conferenza stampa, ha ricordato anche i risultati che ci «attestiamo indiscutibilmente». La rivisitazione della tecnostruttura, pensata in 15 giorni, con tutto il portato di innovazione, a partire dal segretario generale, i commissari realizzatori e il taglio del 50 per cento dei capi dipartimento. La «rieducazione programmatoria» sancita con l’approvazione del Dpfr e la Legge di bilancio prima di Natale: «Non accadeva dai tempi di Mattucci», ha sottolineato D’Alfonso. Le nomine non oggetto dei «caminetti della politica» e la deliberazione della zonizzazione per gli aiuti di Stato.

Il Presidente ha ascritto alla sua determinazione la individuazione della Fondovalle Sangro priorità assoluta della Regione. Poi ha promosso l’Amministrazione che ha superato la «la vergogna della perdita dei fondi destinati alla Diga di Chiauci, a causa del gigantismo della progettazione». D’Alfonso ha ricordato i 50 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico e le visite del prefetto Gabrielli; i 171 milioni di euro per i depuratori, i 70 milioni per l’approvvigionamento idrico, le risorse per il cicloturismo, gli invetimenti nella banda larga nei paesi di montagna. Ma motivo di orgoglio per Presidente è la firma dell’accordo con la holding delle Ferrovie ottenuta «non facendo i camerieri a Roma», e la successiva disponibilità di Rfi a mettere in campo per l’Abruzzo un progetto di rivoluzione per la Pescara-Roma. Infine, l’abbattimento di trenta minuti sulla percorrenza della tratta da e verso Bologna e la Società Unica dei trasporti, varata solo ieri.