
Calano complessivamente i reati nella provincia dell’Aquila, scendono i furti in abitazione ma aumentano le rapine e i furti nella sola città dell’Aquila presso i centri commerciali. In controtendenza con i dati nazionali, all’Aquila si registra un aumento degli stranieri, dovuto ai cantieri della ricostruzione post-terremoto, infine triplicati gli accertamenti antimafia. Sono i dati dell’attività operativa e non solo forniti oggi dal Questore dell’Aquila, Vittorio Rizzi, nel corso di una conferenza stampa.
Nel 2014 nella Provincia dell’Aquila sono avvenuti 7.653 reati contro i 9.550 dello scorso anno. I furti in abitazione sono passati dai 971 del 2013 agli 867 di quest’anno. Nella sola città dell’Aquila, molto probabilmente anche grazie alla ripresa post terremoto delle attività commerciali, la Questura ha registrato un leggero aumento dei furti presso i centri commerciali: 138 di quest’anno contro i 109 dello scorso anno. I furti, in generale, sono passati dai 4.196 del 2013 ai 3.666 nel 2014. Aumentano invece le rapine: 59 nel 2013 contro le 71 di quest’anno.
Gran lavoro degli agenti anche sotto il profilo delle misure di prevenzione: 70 gli avvisi orali, 45 i fogli di via obbligatori, 25 gli ammonimenti e 28 i daspo, emessi dal questore dell’Aquila, nell’anno che si sta per chiudere.
Stabile il numero delle persone denunciate e arrestate.
Gran lavoro anche nell’ambito della ricostruzione post terremoto, attraverso informazioni eseguite su società ed accertamenti antimafia. Nel 2013 sono state eseguite 190 informazioni su società e 1.260 accertamenti antimafia; nel 2014 le informazioni sono passate a 410 mentre gli accertamenti antimafia a 3.200.
L’ufficio immigrazione ha visto raddoppiare rispetto lo scorso anno il numero delle istanze di protezione internazionale da 52 a 123, ma anche un aumento della presenza degli stranieri passati dai 13.255 nel 2013 ai 14.022 nel 2014, dato legato alla presenza massiccia di cantieri e dunque di richiesta di manovalanza.