
di Valter Marcone
Per un anno intero ho portato con me
i verbi muti come le bocche dei monaci
i verbi che mettono in ansia gli indifferenti
a disagio i tranquilli,
ho portato ancora tutto l’anno il lutto
di stare qui senza vederti,
ho scritto versi per quello che non ho avuto;
neppure mentre mi lavavo i denti
mi dava tregua quel senno della vita
mentre leggevo, mentre mi mettevo le calze,
quando mi facevo la doccia e la barba
mentre parlavo al telefono,
ero rimasto io e la mia vita
e siamo arrivati alla fine di un altro anno.
Tra Natale e Capodanno mentre il tempo si fa limpido
e il freddo scolpisce l’azzurro del cielo, già appaiono
nelle vetrine i primi saldi di stagione.
Se considero lungo e pazzo
il vento di saldi
che passa per la mia vita in questi ultimi giorni
d’un anno ormai quasi finito
io vorrei fare un inventario alle soglie del cuore
e vorrei proprio che fosse come con i saldi
delle vetrine illuminate. Ma non è proprio così.
Ora, alle soglie del cuore tutto riposa
come in un velo d’ombra di mare
e par che dica: ”coraggio, guardiamo avanti“.
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