
di Claudia Giannone
Un incontro dal risultato che parla chiaro, senza lasciare nulla all’immaginazione: nel match che ha visto scontrarsi L’Aquila e Gubbio, valevole per la prima sfida del girone di ritorno, non sono state molte le soddisfazioni regalate ai tifosi delle due compagini. Poche emozioni, pochi sussulti ed un punto guadagnato senza approfittare del pareggio tra Teramo e Pisa: la conferma di un periodo molto delicato del campionato.
Zavettieri sorprende ancora, questa volta per quanto riguarda il modulo: l’indecisione tra il 3-5-2 e la difesa a quattro, dichiarata nel corso della conferenza stampa di ieri, è stata sciolta in mattinata ed il tecnico ha optato per un vecchio amico conosciuto con il nome di 4-3-3. Nulla di particolarmente strano, se non si considera la presenza di Pacilli nel tridente offensivo: poco più di ventiquattro ore fa, il mister rossoblù aveva invitato il pubblico e la stampa a non prendere in considerazione l’attaccante, fino al termine della situazione di calciomercato che lo aveva coinvolto. Ma al contrario, l’ex Trapani ha oggi disputato tutto il primo tempo, anche se con un rendimento non al top. Sandomenico mantiene il proprio posto, apparendo di certo più brillante rispetto al match contro l’Ancona, mentre Perna resta in panchina: gli aquilani possono osservare dal primo minuto Virdis.
È comunque il solito Sasà Sandomenico a mostrarsi pericoloso dinanzi agli occhi degli avversari, in entrambi i tempi di gioco: da annotare due grandi azioni, dapprima al 12′ minuto, successivamente al 30′, che hanno visto come protagonista il numero undici aquilano. Ma nonostante le numerose azioni che portano il suo marchio, il risultato è sempre rimasto inchiodato sullo 0-0.
Il Gubbio non è di certo restato a guardare: con un palo colpito nel corso del primo tempo e una serie di possibilità in cui la mano di Zandrini è stata decisiva, i padroni del “Barbetti” hanno cercato in tutti i modi di dimostrare ancora una volta la propria forza in questa difficile e più che mai complessa Lega Pro unica.
Un risultato atteso, il perfetto mix tra il miglior attacco del girone e la seconda miglior difesa: L’Aquila non è apparsa al meglio, inutile negarlo, ma ha saputo trovare il giusto equilibrio per mantenere la partita sul pari. Fattori interni ed esterni alla squadra continuano a minare le prestazioni del capoluogo abruzzese: voci di calciomercato, condizioni meteorologiche sfavorevoli e un calendario fin troppo pieno di impegni per permettere allenamenti regolari. Zavettieri non vuole alibi, ma conosce le motivazioni e, già nella conferenza pre gara, aveva affermato che solo da lunedì, tempo permettendo, la compagine avrebbe ritrovato un giusto ritmo. Nessuna giustificazione per i due pareggi consecutivi, in due incontri in cui L’Aquila avrebbe potuto e dovuto fare molto di più, almeno per accaparrarsi un po’ di punti in vista del big match contro l’Ascoli di sabato prossimo: la capolista dovrà attendere le 16 di domani pomeriggio per disputare il proprio incontro casalingo contro la Pistoiese, ma in cuor suo già conosce l’importanza della gara nel nido dell’Aquila.
GUBBIO: Iannarilli, Luciani, D’Anna, Manganelli, Loviso, Lasicki, Mancosu (31′ st Casiraghi), Esposito (36′ st Guerri), Regolanti, Domini, Marchionni. A disp.: Citti, Galuppo, Rosato, Vettraino, Casi. All. Acori.
L’AQUILA CALCIO: Zandrini, Pedrelli, Karkalis, Corapi, Maccarrone, Zaffagnini, De Francesco (21′ st Perna), Del Pinto (29′ st Triarico Tateo), Virdis, Pacilli (1′ st Di Mercurio), Sandomenico. A disp.: Cacchioli, Pomante, Carini, Bernasconi. All. Zavettieri.
ARBITRO: Valerio Marini (Roma 1).
ASSISTENTI: Oreste Muto (Torre Annunziata), Orlando Pagnotta (Nocera Inferiore).
AMMONITI: 24′ pt Del Pinto, 20′ st Esposito, 37′ st Regolanti, 37′ st Maccarrone, 42′ st Zandrini.
RECUPERO: 5′ st.