
«La difesa dei propri diritti e della libertà rappresenta il fulcro della vita di ognuno di noi e appartiene anche all’ultimo dei cittadini. Questo é anche il messaggio del Santo Padre. Questi fatti terribili ci riguardano anche se accadono in un Paese lontano. I diritti umani non conoscono confini». Così il Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio nell’incontrare una delegazione della comunità venezuelana in Abruzzo tra cui Rosa Oroczo, madre di Geraldine Moreno Oroczo, studentessa universitaria 23enne uccisa dalla polizia venezuelana sotto casa a colpi di pistola.
Nella delegazione, anche Maria Claudia Lopez dell’associazione “Veneuropa” che ha denunciato come oggi «in Venezuela si sta vivendo una situazione drammatica difficilmente immaginabile. Parliamo – ha aggiunto – di una repressione durissima con scontri e arresti indiscriminati da parte della polizia in un Paese che sta vivendo una carestia senza precedenti. Oggi in Venezuela – ha detto al presidente Di Pangrazio – si trovano con difficoltà i beni di prima necessità e la popolazione è alla fame».
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