
«I marsicani hanno dimostrato di essere un popolo che non si arrende, che ha saputo reagire alle avversità, che ha saputo ingegnarsi, nonostante la devastazione del terremoto, nonostante le 35.000 vittime, nonostante la guerra». A sottolinearlo, in occasione del centenario del terremoto del 13 gennaio 1915, è il presidente del Consiglio regionale abruzzese Giuseppe Di Pangrazio.
«Le celebrazioni, come quelle di questi giorni – ha aggiunto – sono importanti anche perché sono occasioni per riflettere su quello che è stato, su quello che si è fatto e su quello che si dovrebbe fare, soprattutto nel campo della prevenzione e della protezione civile».
«Oggi si celebra la coesione – ha sottolineato – Coesione di un territorio, ma anche di istituzioni con diverse sensibilità». E la dimostrazione, ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, sono i tanti messaggi di solidarietà che gli sono arrivati anche da fuori Marsica. A tal proposito, Di Pangrazio ne cita uno di un medico di Castel di Sangro che, via sms, ha scritto: “Un pensiero e un abbraccio per te e per i conterranei marsicani, in questa giornata della memoria”. «Oggi – ha concluso Di Pangrazio – è questa la notizia, questa forte vicinanza e coesione».
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