
«Mio nonno si salvò perché faceva il militare a Roma. Lo richiamarono nella Marsica per aiutare la sua famiglia. I miei bisnonni morirono sotto le macerie come il fratello e la sorella di mio nonno». Così il questore di Milano, Luigi Savina, ha raccontato, ad Avezzano, i terribili ricordi, tramandati dalla sua famiglia, di quel 13 gennaio del 1915, quando oltre 30mila persone morirono sotto la scossa dell’11esimo grado della scala Mercalli che polverizzò Avezzano e altri 37 comuni della Marsica.
La famiglia era originaria di Paterno. «A 100 anni dal sisma – ha detto Savina – è un onore essere qui».
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