L’Aquila Capoluogo, Pietrucci risponde a De Matteis

18 gennaio 2015 | 18:06
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L’Aquila Capoluogo, Pietrucci risponde a De Matteis

«Immaginavo che il progetto di legge per L’Aquila Capoluogo avrebbe stimolato un confronto – scrive il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, in una lunga nota di risposta alle critiche sollevate dal consigliere comunale Giorgio De Matteis – e ho la speranza che questo confronto possa sempre essere propositivo.

Questo è il motivo per cui penso ancora oggi che sia importante rispondere puntualmente ai dubbi che sorgono sulla congruità del progetto politico. Rispondo con un atteggiamento che ritengo profondamente diverso rispetto al passato, fatto com’era di campanilismi e rigidi conti di spartizione di competenze amministrative, che hanno portato noti e seri guai e che hanno impoverito miserevolmente il tessuto politico, culturale ed economico della nostra città.

L’Aquila Capoluogo non serve a sostenere il ruolo che la città deve avere, perché la città è già Capoluogo. Ma per la prima volta, nonostante i numerosi e patetici tentativi del passato, si riuniscono istituzionalmente intorno ad un tavolo le componenti necessarie a fare in modo che il sostegno al territorio sia determinato dalla giurisprudenza, anche con gettiti economici.

Che siano tanti o pochi, in questo momento, non è rilevante: è rilevante che per la prima volta sia destinato e previsto un tesoretto utile alla programmazione pluriennale, uno strumento per una programmazione condivisa con il comune dell’Aquila e il rappresentante dei Sindaci di tutto l’ambito Aquilano.

Confondere questo con i soldi necessari alla ricostruzione, evidentemente appartenenti ad altro capitolo, è errore grossolano, e stupisce che venga da chi la politica la calpesta da anni.

Questa è una legge che ha una base finanziaria dedicata al comprensorio dell’Aquila – aggiunge Pietrucci -. Da questo si partirà per reperire ulteriori fondi e finanziare tutte le macro aree previste. E io sono soddisfatto per questo, e vado avanti verso un atteggiamento di confronto e collaborazione, come ho già avuto modo di dire in più occasioni; sono piuttosto stanco, invece, di assistere al solito gioco, tutto aquilano, di criticare sommariamente chiunque faccia qualcosa, per gelosia, rancore, o impossibilità a porre rimedio alle proprie “dimenticanze” del passato.

Ribadisco inoltre quanto già più volte annunciato: terrò audizioni con gli stakeholders della nostra città, a cui per altro già ho inviato la Legge per essere migliorata ed emendata, per arrivare alla stesura e all’approvazione del testo di Legge finale. E tra gli stakeholders ci sono gli studenti superiori e universitari, la ASL, l’Università, le Istituzioni Culturali, i sindacati, le associazioni di categoria, gli ordini professionali e i rappresentanti delle forze politiche locali.

Il luogo in cui discutere di questo – conclude il consigliere Pd – è un luogo pubblico, ed è l’assise regionale, in cui auspico si produrranno, come so che sarà, un dibattito aperto e un confronto serrato. E io vigilerò perché restino fuori la porta strumentalizzazioni, critiche e gelosie che nascono da evidenti e grossolane precedenti inadempienze».