
Chiedo formalmente al Sindaco Cialente di riferire in Consiglio
comunale circa l’Adunata Alpini.
A tal proposito è pronta una mia
interrogazione per fare chiarezza su una gestione da parte di Cialente
e D’Alfonso tanto delicata quanto nebulosa.
Gli Alpini dell’Aquila e
d’Abruzzo, le attività ricettive, gli aquilani tutti sono perplessi e
preoccupati dalle vuote rassicurazioni della Regione e dal silenzio
assordante del Comune dell’Aquila.
Si sono dimessi dai vertici del COA
(Comitato Organizzatore) Carlo Frutti e Pierluigi Caputi, personalità
centrali nel percorso che ha portato non senza difficoltà l’Adunata a
L’Aquila: lo hanno fatto in silenzio, senza polemiche, ma il sospetto
che stia succedendo qualcosa di poco chiaro è attuale e diffuso.
Mancano i fondi necessari e la macchina organizzativa è al palo:
occorre uno scatto d’orgoglio delle Istituzioni, non si può perdere
l’ennesima occasione per portare ricchezza e prestigio a questo nostro
territorio. Intanto si rincorrono voci sul fatto che il Comitato
Nazionale dell’Adunata starebbe pensando di spostare per motivi
tecnico-organizzativi l’Adunata 2015 in altro luogo. Non possiamo
consentirlo.
Sarebbe la certificazione di una sconfitta, di un
fallimento di tutto un territorio. Sarebbe un’onta che macchierebbe in
maniera irreversibile la nostra città, la nostra Provincia e la nostra
Regione.
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