
«Ieri, alle 18, presso l’asilo di viale Duca degli Abruzzi, si è tenuto un incontro per discutere del futuro della stessa struttura. Visto che noi siamo, probabilmente, la voce più polemica nei confronti dello stato attuale dell’asilo, ci avrebbe fatto piacere confrontarci finalmente con delle persone e non con una sigla, nella certezza che, nei piani per il futuro, ci saremmo trovati d’accordo su questioni di onestà e buonsenso: indisponibilità degli spazi per gruppi ideologici e politici, incentivo all’aspetto culturale e ricreativo con annessa ricaduta sociale e assoluta trasparenza sull’assegnazione degli spazi». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il
presidente dell’associazione Club Forza Silvio “Giuseppe Ungaretti” L’Aquila Roberto Jr Silveri.
«Bisogna dire che, ovviamente e secondo coerenza, ci saremmo trovati in disaccordo sulla pretesa degli occupanti di “[i]aver dato senso a uno spazio[/i]” e avremmo continuato a sostenere che, con questa scusa, hanno creato un buco nero di anarchia – spiega Silveri – Peccato però che l’invito all’incontro sia comparso su giornali online nello stesso pomeriggio di ieri, rendendo impossibile a chiunque non fosse stato personalmente informato di partecipare alla discussione. Sui [i]social network[/i] addirittura la comunicazione è stata del tutto assente. Abbastanza per delegittimare qualunque pretesa di rappresentatività della riunione di ieri».
«Probabilmente – sottolinea Silveri – è stato frutto di disorganizzazione, ma rimane il fatto che gli anonimi nascosti dietro al nome “Asilo occupato” vantano trasparenza e partecipazione con modalità molto poco trasparenti e molto inclini a impedire la partecipazione.
Del resto, tanta poca trasparenza hanno gli occupanti che non si sa “chi” sia l'”Asilo occupato”. Tanto che il mancato invito da parte del Comune alla conferenza per l’annuncio del piano di riqualificazione non è stato certamente dettato da malevolenza, dato che la stessa amministrazione non ha mai mosso un dito contro l’occupazione illegittima, ma piuttosto dall’impossibilità di afferrare un’entità sfuggente. Le “[i]associazioni para-partitiche e altre completamente assenti dalla realtà dell’asilo[/i]” che erano presenti alla conferenza erano prevalentemente associazioni culturali. Molte di queste sono sempre state, giustamente, “[i]assenti dalla realtà dell’asilo[/i]” per motivi talvolta di rispetto della legalità, talvolta perché in conflitto con l’ideologizzazione forzosa che vi ha sempre imperato. Siamo stati noi i primi ad auspicare tavoli di concerto sul futuro del posto, a cui anche gli attuali occupanti, ovviamente, dovrebbero partecipare, ma si facciano con spirito fattivo, aperto e responsabile e non partano per iniziative unilaterali di nessuna legittimità».
«Chiamate le nostre polemiche “[i]la peggiore politica[/i]” – aggiunge Silveri – se vi va, chiamate così il nostro impegno contro lo sfacelo sociale dei nostri coetanei, la nostra battaglia per la legalità, il nostro fervore per riqualificare, veramente, un angolo della nostra meravigliosa città. Per noi è politica anche compiere reati, è politica offrire ai ragazzi un ambiente degradato, è politica aumentare lo sfacelo di una città.
Ma questa, per noi, è “la peggiore politica”».