Ricostruzione, Liris: «I soldi non ci sono»

25 gennaio 2015 | 17:45
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Ricostruzione, Liris: «I soldi non ci sono»

«Sul tema della ricostruzione la realtà è ormai impietosa: assenza di fondi, ricostruzione al palo, frazioni nel degrado, assenza di cabina di regia e governance, assenza di legge per la ricostruzione». A sottolinearlo, attraverso una nota, è Guido Quintino Liris, capogruppo Forza Italia al Comune dell’Aquila e

vicepresidente regionale Forza Italia.

«Qualche tempo fa – spiega Liris – abbiamo assistito alla conferenza stampa in pompa magna in cui il Pd al gran completo presentava alla città il suo miracolo: 6.2 miliardi di euro per la ricostruzione. Forse per un minuto lo abbiamo creduto anche noi, spiazzati dalla sicumera mostrata in pubblico oltre che dall’eco non soltanto locale della notizia. La realtà, purtroppo, non ha tardato a palesarsi nella sua crudele tragicità: la dirigente alla Ricostruzione Privata ha bloccato il decimo elenco, i soldi non ci sono».

«I cittadini, cari signori del Pd, hanno diritto alla verità – aggiunge Liris – le certezze sono il punto di partenza per trovare la soluzione dei problemi, ma bisogna avere l’onestà intellettuale per parlare in modo chiaro alla città. I 6 miliardi non esistono, non abbiamo liquidità nelle casse del Comune. Ed allora, perché dobbiamo leggere comunicati stampa nei quali D’Alfonso auspica la velocizzazione dell’iter della legge Legnini? A chi lo chiede, al centrodestra? Qual è la forza del Pd locale e regionale a Roma? Dove sono i 6 miliardi annunciati? Perché la De Micheli viene a dirci che è tutto a posto? Chi ha la responsabilità del mancato trasferimento dei fondi, del blocco della legge Legnini, dell’impasse del dopo-Mancurti e del dopo-Aielli? La risposta è: il Partito Democratico. Intanto i cittadini aspettano sfiduciati, le condizioni strutturali e sociali del nostro territorio peggiorano, le imprese soffrono e sono agonizzanti. E la fuga dalla nostra città, soprattutto dei più giovani, prosegue inesorabilmente».

«Sulla ricostruzione – conclude Liris – il sindaco Cialente, il presidente D’Alfonso, la senatrice Pezzopane, il Partito Democratico e la Sinistra dovranno fare i conti con la storia».