
Quattro persone si fingono dipendenti comunali ed entrano in casa di un’anziana per derubarla, ma un carabiniere, che abita di fronte alla donna, si accorge di quanto sta accadendo e riesce a sventare il colpo, facendo arrestare due malviventi.
In manette, ieri, a Montesilvano, sono finite due rom di 26 e 24 anni, accusate di furto aggravato in abitazione in concorso.
I quattro – tre donne e un uomo – ieri pomeriggio, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Montesilvano, avrebbero bussato alla porta dell’anziana, convivente con il figlio invalido al 100 per cento. I malviventi, spacciandosi per dipendenti del Comune, avrebbero prospettato alla donna un controllo all’interno dell’abitazione e l’anziana li avrebbe fatti entrare, offrendo loro perfino il caffè.
Le due donne sarebbero entrate in camera da letto e avrebbero scardinato due bauli e una cassettiera, impossessandosi di contanti per tremila euro e di oggetti in oro di valore analogo.
Il carabiniere della Compagnia di Montesilvano, dirimpettaio della donna, notando la porta aperta, ha però verificato cosa stesse accadendo. Alle domande incalzanti del militare, i malviventi si sono dati alla fuga: due sono fuggiti a bordo di un’automobile, mentre le due donne sono state bloccate.
Sul posto sono intervenute due pattuglie dei carabinieri, che hanno arrestato le rom. La refurtiva è stata restituita all’anziana che ha anche offerto una parte dei suoi risparmi ai militari, i quali, ovviamente, hanno rifiutato.
Proseguono le indagini dei carabinieri, coordinati dal tenente Christian Petruzzella, per rintracciare gli altri due malviventi.