L’Aquila Capoluogo, ancora fraintendimenti e rimproveri

29 gennaio 2015 | 16:38
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L’Aquila Capoluogo, ancora fraintendimenti e rimproveri

«L’unico tentativo di strumentalizzazione politica, riguardo alla

proposta di legge per L’Aquila capoluogo, è quello messo in atto dal

coordinatore provinciale del Ncd Massimo Verrecchia, che dimostra di

non aver capito di cosa stiamo parlando. Dell’ex segretario di Catone

e attuale segretario del senatore Piccone non ricordiamo alcun

intervento degno di nota negli ultimi cinque anni, in cui ha governato

con il centro destra». Così si esprimono in una nota i consiglieri comunali Giorgio De Matteis, Emanuele Imrudente (L’Aquila Città Aperta), Luigi D’Eramo, Vito Colonna (Prospettiva 2022) e Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) a seguito degli ultimi avvenimenti e dichiarazioni.

«Neanche quando lo stesso Piccone, a pochi giorni

dal sisma del 6 aprile 2009, ebbe a dichiarare che il capoluogo

d’Abruzzo era Pescara», aggiungono nella nota.

«Invitiamo pertanto Verrecchia ad astenersi da interventi modello

zerbino che somigliano ad un pedissequa connivenza con chi vuole

prendere in giro la città. Legga la proposta di legge del centro

sinistra e, se riesce a capirne qualcosa, taccia, ricordando che in

questa città c’è chi non intende nè piegare la schiena né farsi

prendere in giro».

«E, se ha un tantinello di coraggio, lo invitiamo ad

un confronto pubblico, nel quale sarà un piacere dimostrare quanto

conosca della nostra città», questa la conclusione.